Asp, i lavoratori chiedono il passaggio a full time e minacciano protesta
Nella Sala della Biblioteca dell’Asp, a Palazzo ex Inam, promossa ed organizzata dalla segreteria provinciale della Cisal, si è svolta un’assemblea degli Ausiliari specializzati dell’Azienda sanitaria provinciale per discutere sulla problematica riguardante la richiesta di trasformare il rapporto di lavoro da part-time in full time.
Per la Cisal era presenta una delegazione guidata dal segretario provinciale aggiunto Filippo Curtosi e dai dirigenti regionali Eleonora Cavallaro e Salvatore Franzè. Da tempo i lavoratori interessati, in servizio presso gli ospedali di Vibo Valentia, Serra San Bruno, Tropea e Soriano, sostengono le loro ragioni ma non c’è mai stata, da parte dell’Asp, una concreta disponibilità, per avviare a soluzione la vertenza. Nel corso dell’incontro tutti i lavoratori, che hanno i titoli per essere definiti Operatori Socio Sanitari, hanno inteso stigmatizzare il comportamento dell’Azienda minacciando dure prese di posizione se nell’immediato futuro non interverranno fatti nuovi intesi a risolvere l’annoso problema.
“Non siamo più disponibili a tollerare l’imposizione di servizi che vanno oltre i nostri orari di lavoro – è stato osservato dai lavoratori – che richiedono, ormai da anni, notevoli sacrifici e conseguenti disagi sulle prestazioni ai pazienti. Il management e i responsabili dei servizi – è stato, poi, sottolineato – non possono approfittare della nostra piena e responsabile disponibilità se non ci vengono riconosciuti i nostri legittimi diritti. Il nostro quotidiano impegno professionale ha evitato che la condizione del servizio degenerasse ma questo non vuol dire che chi coordina il servizio debba approfittare del nostro senso di forte attaccamento al lavoro avvalorando l’incomprensibile atteggiamento del management che continua, imperterrito, ad ignorare ogni nostra giusta istanza. Anzi addirittura dobbiamo sentirci dire che l’Azienda invece di garantire i nostri diritti assumerà nuovo personale con conseguente ed ingiustificato, oltre che inspiegabile, aggravio di spese per l’Azienda.”
Il dibattito è stato preceduto da un’attenta e proficua analisi del Segretario Provinciale Aggiunto della Cisal che nel corso del suo intervento ha messo a nudo tutta la problematica che riguarda la sanità pubblica e privata vibonese. “La condizione in cui versa la sanità sul nostro territorio – ha detto Filippo Curtosi – va rivisitata urgentemente e senza eccessivi tentennamenti. Che ciò possa avvenire è garantito dalla sensibilità del Prefetto Giovanni Bruno che ha già chiamato alle proprie responsabilità management e forze organizzative dell’Asp di Vibo Valentia anche sulla scorta delle significative considerazioni espresse dal Segretario Generale della Cisal, Franco Cavallaro, intervenuto in sede regionale sulla crisi del sistema sanità in Calabria. Scherzare con il diritto alla salute non è consentito a nessuno. La grande abnegazione ed il forte senso del dovere, oltre che il pieno sacrificio degli Ausiliari specializzati , non può essere sottovalutato.
Né consentiamo a chi possiede la piena responsabilità dell’attività dell’Asp di prendere sottogamba i diritti dei tantissimi lavoratori che si sono guadagnati sul campo la necessità di tutelare dignitosamente il proprio posto di lavoro.
All’Asp – ha, poi, aggiunto Filippo Curtosi – abbiamo inviato il contenuto delle legittime istanze dei lavoratori in condizione precaria ed attendiamo concrete ed immediate risposte. Abbiamo riferito, tra l’altro, che basta servirsi di un piano di programmazione triennale, nel nostro caso per il 2014/2016, per stabilire il fabbisogno del personale. Non siamo disponibili a dialogare nella “cultura dei rinvii”. Questo vuol dire che l’Azienda deve impegnarsi a fornire urgenti risposte alle esigenze dei lavoratori stessi. Diversamente utilizzeremo tutti gli strumenti di legge disponibili per inchiodare di fronte alle sue precise responsabilità tutto il management.
Trasformare il contratto di assunzione a tempo indeterminato da part time a full time – ha sostenuto ancora il massimo responsabile provinciale del sindacato autonomo – è provvedimento possibile perché la normativa in questione prevede la prestazione ridotta in tutti i giorni lavorativi oppure l’articolazione delle prestazioni su alcuni giorni della settimana o determinati periodi dell’anno.
Da anni i lavoratori ausiliari specializzati, subiscono una severa penalizzazione dovuta soprattutto al sovraccarico degli orari di lavoro e spesso anche al mancato godimento delle ferie. Sacrifici compiuti nel più pieno rispetto delle esigenze dell’ammalato. D’altra parte ci confortano le più immediate riflessioni del nuovo commissario per l’emergenza sanità in Calabria, generale Luciano Pezzi, che assicura, tra l’altro, nella sua agenda sulle priorità alla rete dell’emergenza e allo sblocco del turnover.”
La Cisal ha ribadito, attraverso questo incontro, la necessità di implementare il lavoro ed i servizi ed attende un positivo segnale dal management aziendale.