Rende: domani Carlo Freccero con “Giornalisti d’azione”
Domani, alle 17, al Museo del Presente, di Rende, si discutera' di "Media tradizionali e giornalismo 2.0". Il dibattito è organizzato dal movimento "Giornalisti d'Azione", prima associazione calabrese di giornalisti. Protagonista dell'incontro Carlo Freccero (già direttore di Rai2, fondatore e direttore di Rai4, già presidente di RaiSat, con esperienze di collaborazioni internazionale in Francia e Spagna), uno dei più autorevoli esperti europei di Comunicazione e di televisione, in particolare. Con Freccero anche Antonio Tursi, esperto di Comunicazione on line.
Ad intervistare pubblicamente i due ospiti saranno Salvatore Audia, direttore responsabile di Esperia TV, Livia Blasi, caposervizio della Tgr Calabria, Paolo Giura, direttore di Calabria TV, Sergio Tursi Prato, direttore di Telitalia, e Mario Tursi Prato, per "Giornalisti d'Azione".
L'incontro rientra nelle manifestazioni del "Settembre Rendese". Ma cos'e' "Giornalisti d'Azione"? "Abbiamo avuto l'impressione che da tempo si attendesse qualcuno che potesse materializzare nei fatti quello che era il desiderio di tanti e tanti giornalisti calabresi, quello di creare un gruppo, di unirsi, per tutelarsi e per poter discutere dei tanti problemi della categoria.
E noi - dice Mario Tursi Prato, promotore del movimento, insieme ad altri colleghi calabresi - abbiamo preso l'iniziativa. Tutto è nato qualche mese fa, su Facebook, e l'interesse manifestato nel mondo virtuale da tanti colleghi ci ha portato a pensare che fosse necessario farne anche una presenza concreta nel mondo reale.
E' bene precisare che ancora non esiste l'associazione costituita e registrata, ma, in tutta la Calabria si sono giàcostituiti dei gruppi che hanno individuato anche le sedi, pure a Cosenza abbiamo gia' una sede. C'e' veramente un grande entusiasmo intorno a questa idea, che presenteremo proprio domani in occasione dell'incontro con Carlo Freccero.
Alla base "Giornalisti d'Azione" la volontà di incontrarsi con una certa periodicità, per discutere dei problemi della categoria. E dalla discussione passare poi a delle iniziative concrete. La professione del giornalista - continua Tursi Prato - oggi, in Calabria come in tutta Italia, non viene considerata un'attivitàcon regole precise e con competenze specifiche, come ogni altra attività professionale. E' talmente poco considerata che chiunque si arroga il diritto di esercitarla". (AGI)