Primarie. Oliverio: I sondaggi non mi appassionano, preferisco confrontarmi con le persone
“In questi giorni sono stati pubblicati, sempre parzialmente, numerosi sondaggi. Il gioco del commento facile e "a caldo" mi ha sempre appassionato poco, avendo sempre scelto nella mia vita, personale e politica, di confrontarmi con le persone e coi loro problemi reali e non con numeri che spesso hanno mostrato poca attendibilità". Lo afferma in una nota Mario Oliverio, candidato alle primarie del centro sinistra.
"Ritengo però concreto il rischio che - prosegue - questo avvicendarsi di percentuali sia un tentativo - riuscito poco e per giunta male - di cercare di rovinare un momento di democrazia e partecipazione che abbiamo voluto con forza e determinazione, e che riteniamo questo partito e tutta la regione meritino di vivere serenamente e senza inquinamenti di sorta".
Il primo sondaggio è stato quello di Ipr Marketing su un campione di mille calabresi suddivisi per area geografica, età e sesso ed aveva dato Mario Oliverio al 48%, in vantaggio di dieci punti percentuali su Gianluca Callipo, fermo al 38% mentre circa il 18% del campione, ancora, non avrebbe deciso per chi votare, e a Gianni Speranza era stato attribuito il 14% dei voti.
La risposta è stato un sondaggio Swg in cui sarebbe Gianluca Callipo ad essere in vantaggio, ancora una volta di 10 punti percentuali: raggiungerebbe una forchetta tra il 40-44% mentre il presidente della Provincia di Cosenza si fermerebbe al 30-34%. Emergerebbe Gianni Speranza che raddoppia rispetto al sondaggio precedente i consensi passando al 28%. Questo sondaggio si riferisce ad un campione di intervistati che ha affermato di andare a votare alle primarie con una possibilità del 50%. Leggendo lo stesso sondaggio, e considerando il campione di coloro che hanno dichiarato di andare a votare al 90%, il differenziale tra i due candidati del Pd si riduce. Callipo è al 40%, mentre Oliverio al 37%.
Dalle colonne del quotidiano il Garantista si annuncia poi un terzo sondaggio, che darebbe Callipo al 69% e Oliverio al 31%. "Prendiamo atto che Gianni Speranza non otterrebbe, secondo il sondaggio, nemmeno il suo voto personale. Quello che non viene anticipato è che - dice Oliverio - il sondaggio riguarda solo i giovani tra i 18 e i 34 anni. E che il margine di incertezza è del 50%. Un quarto sondaggio - prosegue il candidato del centrosinistra - sarebbe poi in arrivo (gravissimo che verrà reso noto a poche ore dal voto) e confermerebbe quello Swg, ma anche questo ampliando la forbice tra affidabilità e voti incerti o indecisi a circa il 50%. Noi abbiamo scelto di mantenere un profilo basso quando avevamo sondaggi favorevoli, e continuiamo a farlo su qualsiasi numero venga dato in questi giorni".
Oliverio allora si chiede "che senso abbia letteralmente "dare i numeri" quando parliamo di margini di errore dal 40 al 50%. Ci chiediamo se sia più opportuno parlare di queste cifre e non di quelle della Calabria, dei suoi giovani, dei suoi problemi e delle soluzioni. Scegliamo di investire il nostro tempo e le nostre energie per spiegare, se fosse necessario uno a uno, calabrese per calabrese, che per questi problemi non c'è rassegnazione, ma che va coltivata la speranza. Per spiegare che c'è un'altra Calabria possibile, e che il futuro merita di essere il tempo presente. E lo facciamo noi, che non abbiamo promesse teoriche da mantenere, ma la forza di quelle fatte e mantenute. Con la passione di chi non si rassegna e mette la propria esperienza al servizio della propria comunità".
"Stupisce questa larga attenzione a numeri che - aggiunge - escono da sondaggi commissionati ad esempio da Forza Italia, forse nella illusoria speranza che sia un sondaggio a sostituire la volontà dei cittadini della Calabria. Sondaggi lontani dalla realtà, fatti da chi vorrebbe decidere altrove, ancora una volta, i destini della nostra terra. Forse perché preferisce scegliersi anche l'avversario politico – e in questo siamo convinti che per la destra sia più semplice provare a vincere con Callipo che non con me – o forse (e sarebbe grave) per cercare di orientare non tanto i cittadini, ma pezzi di potere per un appoggio improvvido a questa o quella parte. Personalmente e politicamente invece mi fa riflettere un altro dato che emerge da questi sondaggi, secondo i quali il Pd nazionale piace al 49% dei calabresi che ha espresso giudizi positivi, mentre la declinazione regionale del centrosinistra fa registrare un vero e proprio crollo ottenendo un 78% di giudizi negativi".
"Forse, questi giudizi negativi, che non fanno bene a tutto il centrosinistra e non solo al Pd e non certamente ad una sola parte, dipendono in gran parte da toni inopportuni, da vere e proprie guerre intestine in una logica spartitoria fuori dal tempo, da vere e proprie offese di una parte verso l'altra, di tirare per la giacca i giovani in uno sciocco scontro sul conflitto generazionale per semplici ragioni si opportunismo personale, che non ha nulla né di giovane né di nuovo. Forse è giunto il momento di non parlare più di dinosauri e di catastrofiche meteoriti: di catastrofi non abbiamo più bisogno. Il centrosinistra, questo partito, questa regione, la nostra comunità, hanno bisogno di essere uniti per un progetto comune che sappia andare oltre, e mettere insieme la parte migliore della società, perché dopo aver vinto bisogna governare, e vince e governa chi sa ascoltare, chi mette insieme le persone, chi le fa dialogare, e non chi per ambizione personale continua a logorare e dividere. Forse, se questi sondaggi - conclude Oliverio - ci dicono qualcosa, è proprio una forte necessità di unità, su una strada che qualcuno, anche se giovane, ha smarrito anzitempo. Io lavorerò in questa direzione, e sono certo che la parte migliore della Calabria, che ha la sola ambizione di una Calabria migliore per tutti, lavorerà con me”.