Anf: Albanese su Giudice di Pace di Crotone

Crotone Attualità

“La completa paralisi del Giudice di Pace di Crotone è imminente!L’Ufficio ha smesso di funzionare in maniera regolare già da qualche anno, ma tra pochissime settimane anche le udienze rischiano di non essere più celebrate. Forse già dai primi giorni di novembre.” È quanto dichiara Giuseppe Albanese, presidente di Anf Crotone.

“Come la “cronaca di una morte annunciata” della Giustizia nella nostra provincia, tutti sanno ciò che sta per succedere, ma nessuno fa nulla per impedirlo. – Prosegue Giuseppe Albanese - Dopo la sospensione delle udienze nel mese di luglio per due anni consecutivi, dopo la decisione di non celebrare udienza nell’ultima settimana di ogni mese, tra poco assisteremo anche alla pressoché totale chiusura dell’Ufficio per mancanza di personale.

A novembre, infatti, quando sarà diventato effettivo l’accorpamento a Crotone degli uffici soppressi di Strongoli, Santa Severina e Savelli, con la probabile aggiunta di Cirò e Petilia, all’arrivo di almeno quattro nuovi giudici e di qualche migliaio di fascicoli non corrisponderà nessun incremento del personale di Cancelleria, in un organico già ampiamente rimaneggiato da numerosi trasferimenti.

Il personale degli uffici soppressi, infatti, è già stato quasi interamente destinato al Tribunale ed alla Procura, cosicché l’Ufficio del Giudice di Pace continuerà – o meglio: smetterà - di lavorare con sole quattro unità, di cui solamente una può formalmente svolgere le funzioni di cancelliere in udienza.

L’allarme sulla situazione critica è stato lanciato tempestivamente dall’ex GdP coordinatore dott.ssa Volterrani e dal dirigente dott. Marino, con una lettera inviata alla Presidenza del Tribunale ed alla Corte d’Appello. Ad oggi, però, tale allarme pare essere rimasto inascoltato, in quanto nessuna assegnazione di funzionari di cancelleria è prevista per il giudice di pace. Così restando le cose, presto mancherà il personale in grado di gestire le udienze dei sette/dieci giudici, in materia civile e penale, e di curarne gli adempimenti successivi, con conseguente totale blocco dell’attività giudiziaria.

Anche l’Ordine degli avvocati, - continua - nel quale Anf Crotone è presente, continua purtroppo a sottovalutare, se non addirittura ignorare, il gravissimo problema pur essendone stato investito formalmente dapprima da una commissione interna appositamente istituita (nell’anno 2012) per monitorare il funzionamento dell’Ufficio e successivamente (primavera 2014) da alcuni Consiglieri dell’Ordine.

Anf Crotone fa quindi appello agli avvocati tutti della provincia perché facciano sentire anche la loro voce nelle sedi demandate a discutere e risolvere questo problema.

Fa appello, ancora, ai cittadini della Provincia, le cui domande di giustizia – già frustrate dai tempi biblici d’attesa delle sentenze – rischiano adesso di non essere nemmeno più ascoltate.

Fa appello, altresì, alla sensibilità del Presidente del Tribunale, dott.ssa Mingrone, perché rappresenti i rischi di questa imminente paralisi nelle sedi opportune, destinando o spingendo perché vengano destinati all’Ufficio del Giudice di Pace di Crotone dirigenti qualificati, in grado di contribuire concretamente al funzionamento dell’ufficio, attingendo magari tra le cosiddette “risorse umane” che già hanno dimostrato negli uffici soppressi le proprie capacità organizzative ed operative.

Fa, infine, - conclude - alle numerose altre associazioni di categoria dell’avvocatura, perché aderiscano alle richieste già avanzate da Anf per il ripristino della piena efficienza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Crotone, presidio di giustizia per i cittadini di tutta la provincia.”