Precariato, Callipo: “Buco nero che ha risucchiato anche i giovani di Programma Stages”
“Il precariato in Calabria rischia di diventare un buco nero in grado di risucchiare la tenuta sociale e alimentare uno scontro senza precedenti, se la politica non ritrova la necessaria lucidità e non interviene per mettere fine ai guasti di cui è in buona parte responsabile”. È quanto ha dichiarato Gianluca Callipo in relazione alla mobilitazione dei lavoratori del bacino del precariato calabrese, Lpu, Lsu, ex art.7, attuata nei giorni scorsi nelle principali città della regione.
“Ma anche al di fuori del vasto bacino del precariato - ha aggiunto - esistono situazioni paradossali, rispetto alle quali emerge chiaramente la responsabilità di una classe politica che ha fatto del lavoro un'arma di ricatto politico-elettorale senza precedenti. Si pensi ai circa 320 lavoratori precari del "Programma Stages 2008”, dopo aver prestato per diversi anni la loro attività nelle amministrazioni pubbliche della Regione Calabria, attendono ancora di conoscere il loro destino, e rimangono allo stato disoccupati, nonostante quel progetto sia stato rifinanziato per ben due volte. Si stenta a comprendere perché, dopo aver speso ben 17,5 milioni di euro per formare e far lavorare centinaia di giovani, scelti dalla Regione attraverso un concorso pubblico per soli titoli, non si riesca a prendere una decisione definitiva sulla loro vicenda. È opportuno, in un periodo come questo in cui il disagio sociale è diffuso a causa della mancanza di lavoro, che la politica recuperi credibilità attraverso risposte concrete sui problemi reali della Regione. Per questo è necessario che nei prossimi passaggi amministrativi relativi al "Programma Stages" ognuno dia il proprio contributo affinché si possano assumere determinazioni per il prosieguo dell’attività lavorativa di questi 320 giovani brillanti calabresi”.