La Regione ha incontrato i precari (ex Legge 28) e i rappresentanti sindacali
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato stamani una delegazione di lavoratori precari (ex legge 28), insieme ai rappresentanti sindacali. All’incontro hanno preso parte, inoltre, l’Assessore al lavoro e formazione, Francescantonio Stillitani, il Dg del Dipartimento lavoro, Bruno Calvetta, il Commissario di Calabria Lavoro, Pasquale Melissari ed il Direttore di Calabria Etica, Pasquale Ruperto. Nel corso della riunione è emersa la difficoltà al ricorso di un percorso di stabilizzazione generalizzata, utilizzato spesso in passato. Chi ha dei rapporti di impiego come precario, con enti e società con affidamenti da parte della Regione, una volta completato il periodo di utilizzo, termina il rapporto. Bisogna mettere da parte la cattiva prassi di utilizzare lo strumento del precariato come anticamera per l’assunzione a tempo indeterminato, evitando il normale iter dei concorsi, strumento sul quale la Regione deve attenersi.
Per questi lavoratori, circa 300, al momento verranno utilizzati in progetti Co.Co.Co di utilità sociale, con Calabria Lavoro e Calabria Etica, come già avviene, ad esempio, nei Tribunali. Per il futuro verrà verificato un ventaglio di ipotesi tra cui la riproposizione di alcuni progetti, per dare la possibilità di utilizzarli in attesa di eventuali concorsi, dove, nei limiti della normativa in vigore, possa essere riservata loro una quota. Si valuteranno, inoltre, anche altri strumenti tra cui incentivi per favorire l’assunzione da parte di privati. Si è quindi concordato di ampliare le riflessioni sollecitate dai lavorati ex L. 28, a tutto il mondo del precariato, comprendendo anche gli LSU/LPU, al fine di individuare azioni concrete e risposte univoche, senza creare disparità di trattamento all’interno del bacino, coinvolgendo nelle varie fasi i Sindacati. I Sindacati si sono dimostrati d’accordo sulla strada concorsuale, ribadendo il concetto delle aspettative di questi lavoratori, anche alla luce del fatto che una parte di loro, in precedenza, con le altre amministrazioni, era stata stabilizzata.