Lavoro in rete, Caligiuri: “giovani vedono futuro come promessa”
L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, a margine di una conferenza stampa sull’analisi dell’orientamento dei giovani calabresi al lavoro in rete, condotta insieme al Censis, ha affermato – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – che “la ricerca che abbiamo commissionato al Censis è rivolta a quei settori di lavoro ancora poco esplorati verso i quali il sistema tradizionale dell'istruzione è spesso impreparato.
Si stanno formando delle competenze autonome e individuali dall'uso del web che fanno le singole persone e che poi si vanno a esplicare attraverso una serie di mestieri come lo sviluppatore o il web designer .
Secondo Caligiuri “c’è bisogno di figure che siano in grado di svolgere queste funzioni in maniera sempre più evoluta e sempre più aggiornata. E allora censire e dare questi strumenti, metterli a disposizione del mondo dell’istruzione e della formazione della nostra regione – ha sottolineato ancora - ci è sembrata un’iniziativa che può certamente essere utile. Anche perché la ricerca si è estesa non solo ai giovani delle scuole superiori ma anche alle start up innovative.
Sono stati analizzati dieci casi che hanno dato degli esiti sorprendenti e hanno confermato grande positività dei giovani calabresi che vedono il futuro non come una minaccia ma come una promessa piena di opportunità. Addirittura il 54,7% ritiene che ciò che ha fatto Mark Zuckerber, fondatore di Facebook, si possa realizzare anche in Calabria.
Inoltre si dichiarano disposti a mettersi in proprio, dimostrano una grande vivacità coloro che studiano negli istituti tecnici e le start up innovative si dimostrano moltiplicatori di innovazione. Sono degli elementi di speranza che vanno fatti conoscere e sostenuti. Non solo la Calabria ma tutto il Paese ha bisogno di questi processi di cambiamento. La scuola è importante ma oggi c’è bisogno che al titolo di studio si associno competenze reali richieste dal mercato.
È questo il salto di qualità che va fatto. E la ricerca del Censis – ha proseguito Caligiuri - va proprio in questa direzione. Per spingere il sistema tradizionale della formazione a tenere conto di quello che sta emergendo spontaneamente all’interno della rete poichè il mondo virtuale sta diventando sempre più il mondo reale.
È altamente significativo che questa ricerca – ha concluso Caligiuri – si sia presentata al Senato, dove la Calabria in questa occasione si è presentata all’Italia non per illustrare i suoi mali, non per chiedere con il cappello in mano, ma per cercare di individuare strade nuove per tutto il Paese”.