Provincia Cosenza: entro il 30 ottobre candidature per il progetto “Marco Polo”

Cosenza Attualità

Ultima chiamata per i giovani della provincia di Cosenza desiderosi di realizzare un’esperienza formativa all’estero nell’ambito del Programma Leonardo da Vinci.

Scade infatti il 30 ottobre il termine per la presentazione delle candidature per il progetto “Marco Polo 2013 -Mobilità Transnazionale: innovatività e competitività per le PMI cosentine” che negli scorsi anni, promosso dalla Provincia di Cosenza con l’Euroform RFS, ha portato in Europa più di 2000 giovani cosentini per stage formativi presso organismi ed enti con sede in diversi Paesi.

I giovani che saranno selezionati partiranno per Irlanda, Inghilterra, Lituania e Spagna.

Il programma comprende una solida fase preparatoria, consistente in formazione linguistica, orientamento, accompagnamento e counselling professionale.

“ Il Progetto Marco Polo - ricorda il presidente Mario Oliverio - ha rappresentato per tanti giovani calabresi, nel corso di questi anni, un mezzo privilegiato per l’acquisizione di nuove competenze e conoscenze in un contesto internazionale. Gli stage all’estero sono anche un’occasione di inserimento nel mercato del lavoro. Non sono infatti rari i casi in cui i partecipanti ricevono, al termine del loro tirocinio, delle offerte di lavoro dalle aziende straniere ospitanti. Numerosi sono i partecipanti che dichiarano di aver trovato lavoro al rientro in Italia, anche grazie alle conoscenze e competenze linguistiche e professionali acquisite nel corso dell’esperienza di mobilità transnazionale.”

Dal 2014 al 2020 sarà il nuovo programma Erasmus + a sostenere le attività di mobilità e cooperazione per oltre 4 milioni di persone.

“Auspichiamo- conclude- che per i prossimi sette anni la Provincia di Cosenza continuerà a essere promotrice di esaltanti esperienze di mobilità transnazionali, preziose opportunità, come quelle realizzate dalla nostra Amministrazione. Il mercato del lavoro europeo è attualmente in forte cambiamento: aumenta considerevolmente il numero di posti di lavoro che necessitano di qualifiche elevate e decresce quello di posti a bassa qualifica. “