Reges: presidio di “Sinistra per Reggio” presso la società mista
Si è svolto il presidio di “SINISTRA per REGGIO” presso la REGES, la famigerata società mista del comune che si occupa delle entrate. “SINISTRA per REGGIO” propone, fermo restando la salvaguardia di tutti i posti di lavoro (nessuno escluso), la rapida chiusura della REGES, carrozzone mangiasoldi dei reggini; nonché chiare scelte amministrative finalizzate ad un sensibile abbassamento delle tasse e dei tributi comunali che, oggi, stanno letteralmente strozzando i reggini.
Sono state queste le parole d’ordine della manifestazione nata dall’unanime sentimento popolare di insoddisfazione nei confronti della REGES.
“SINISTRA per REGGIO” ringrazia i tantissimi cittadini che hanno sposato un’iniziativa che ha inteso porre alla pubblica attenzione una questione concreta che tocca pesantemente la vita quotidiana delle famiglie reggine.
Infatti, l’aspetto molto grave sul quale è indispensabile puntare l’indice e che rappresenta il punto focale della vicenda riguarda la vigente convenzione-capestro tra la REGES e il Comune di Reggio. Una convenzione che è inequivocabilmente e totalmente contraria agli interessi della collettività e del Bene Comune: siamo persuasi che sulla vicenda sarebbe utile un “serio approfondimento” della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti.
La realtà incontrovertibile dei fatti e dei numeri evidenzia, infatti, che il socio privato della REGES incassa ben oltre il 20% degli importi versati dai cittadini. Per fare un raffronto significativo ed eloquente, basti pensare che la percentuale che si trattiene la tanto “odiata” Equitalia è di circa l’8-9%.
Ci troviamo di fronte a numeri ingiustificati e ingiustificabili: un fiume di denaro dei tartassati reggini che finisce senza colpo ferire, a causa della convenzione in essere, nelle tasche del socio privato.
“SINISTRA per REGGIO”, a nome dei reggini, chiede che coloro i quali hanno deliberato quella convenzione che permette quegli “aggi” stratosferici rispondano con il proprio patrimonio per il pesantissimo danno prodotto alla collettività.
Pertanto, in coerenza con il progetto di rilancio della città, auspichiamo, per il bene di Reggio, la chiusura di tutte le società miste e quindi anche della REGES.
Contestualmente, riguardo le tasse e i tributi comunali che, - a causa del Piano di Rientro deliberato dai Commissari per salvare volutamente i protagonisti del “modello Reggio”, - raggiungono importi insostenibili per le aliquote massime, la prossima amministrazione comunale dovrà dimostrare concreta attenzione per tutte le fasce più deboli della società attraverso un sensibile abbassamento delle tasse o la totale esenzione per le famiglie meno abbienti, per i pensionati e per i disoccupati.