Smart city piazza Matteotti, intervista al sindaco Occhiuto

Cosenza Attualità

Cosenza rientra fra le prime città del sud ad aver attuato la politica smart city, ovvero dalla città ideale alla città intelligente – partecipata, in che senso?

Nel panorama del sud Italia l’Amministrazione comunale di Cosenza è stata fra le poche a credere sulla politica smart inserendola come punto fondamentale all’interno delle linee programmatiche. Abbiamo puntato anche sul recupero delle tradizioni che valorizzino la vita di relazione e il recupero dell’identità culturale che rappresenta uno dei punti basilari per far vivere il cittadino in quello che può essere definito un contesto “ideale”. Una città intelligente e partecipata, infatti, non si basa semplicemente sull’utilizzo delle nuove tecnologie bensì è quella che risponde, principalmente, al criterio di democraticità urbana, ovvero che tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e prendono parte alla vita della comunità nella stessa misura.

Le città smart city intendono mettere al centro la persona, l’individuo calato nella sua comunità di appartenenza attraverso un innovazione che può definirsi multidisciplinare, in che senso ?

Bisogna partire sempre dal cittadino. Fulcro basilare da cui iniziare per intraprendere qualsiasi tipo di attività e qualsiasi scelta. A contraddistinguere ogni cittadino è il senso di appartenenza alla propria città che si raggiunge soltanto quando il cittadino-utente vive bene ed è soddisfatto di tutti i servizi. L’innovazione serve proprio a migliorare tutti i servizi di cui usufruisce. Ecco il senso dell’innovazione multidisciplinare che, è, per noi, quella che coinvolge tutti gli ambiti: le utility, la mobilità, il ciclo dei rifiuti, il sistema di illuminazione pubblica, la rete idrica, ecc, diversi ambiti che comunque sono essenziali per la vita della comunità e che noi stiamo cercando di rendere accessibili a tutti i cittadini anche attraverso le buone pratiche.

Dallo scorso 24 luglio è attivo sul territorio il laboratorio smart city che lei ha fortemente voluto così come l’assessore con delega alla smart city, qual è il valore aggiunto che quest’ufficio può dare all’intera città?

Come già detto l’Amministrazione comunale punta molto su questo filone di ricerca tanto che ha previsto la nascita di un assessorato dedicato come può essere quello alla smart city e all’innovazione. Sulla stessa scia si è deciso di istituire un apposito laboratorio in grado, grazie alle svariate competenze presenti al suo interno, alla professionalità dei vari partner che lo compongono, di seguire, da vicino, tutti i progetti sulle attività smart che la città di Cosenza ha intrapreso ed ha già in cantiere. Questo laboratorio non solo segue le attività dal punto di vista tecnico ma anche dal lato comunicativo-informativo. L’ambito della comunicazione è fondamentale per ogni attività che possa definirsi vincente. Perché è proprio da un adeguata conoscenza che nasce la consapevolezza di quello che si fa e dei benefici che ne derivano. Diventa ancor più essenziale quando ci si rivolge ad ambiti che non sono di facile comprensione per i non tecnici. Da qui l’importanza di un laboratorio che si occupi di rendere accessibile a tutti le tante nuove tecnologie e le notevoli attività che si stanno facendo nella città e per la città.

Il prossimo 28 ottobre si terrà l’apertura ufficiale dell’Urban lab , attraverso quest’evento denominato “Smart days” si ufficializzeranno le attività del progetto “Res Novae” sul territorio cosentino, ci spiega di che cosa si tratta e cosa può rappresentare?

Con il progetto “Res Novae” si è inteso ricercare soluzioni innovative in ambito urbano per la gestione di flussi energetici. Le attività di ricerca non sono fine a se stesse ma devono essere sperimentate e dimostrate per capirne l’effettiva utilità. E’ da qui che nasce l’idea dell’”Urban Lab”, inteso come uno spazio all’interno del quale non solo possono essere dimostrati i risultati del progetto ma anche favorita l’interazione col cittadino. Attraverso questo spazio fisico “dimostratore” che avrà sede in uno snodo centrale della città di Cosenza il cittadino potrà toccare con mano gli strumenti tecnologici di cui ogni giorno si serve, non solo per la vita privata ma anche per migliorare la qualità dei servizi messi a disposizione. Tutto questo è reso possibile grazie alla partecipazione di diversi partners di progetto come l’Unical ed il Cnr- Icar che coadiuveranno a rendere fruibili queste tecnologie. L’innovazione, infatti, non è complicazione bensì facilitazione ma con l’aiuto dei giusti supporti.

Come vede la sua città nel prossimo futuro, in virtù del fatto che sarà esempio per l’intero hinterland e fungerà da traino per i comuni limitrofi affinché si passi dalla smart city alla smart communites?

La città del futuro è quella che attua, sicuramente, buone pratiche che vanno dalla sostenibilità ambientale, alla dotazione delle infrastrutture, passando per la corretta gestione dei rifiuti e tutti i servizi e le attività necessarie che rendono la città a misura d’uomo. Cosenza nel nostro disegno potrà essere cuore pulsante di una comunità più allargata che comprenderà tutto il suo hinterland ricco di svariate peculiarità che saranno ulteriormente valorizzate dall’interazione con la città capoluogo. Ciascuno dei tanti territori che prenderanno parte a questa “comunità allargata” metterà a disposizione le proprie risorse che potranno essere valorizzate al meglio per raggiungere il fino ultimo di quello che è inteso come passaggio da smart city a smart communites.