Lettera in redazione | Immigrati: a Cosenza situazione di degrado e pericolo

Cosenza Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata da un cittadino di Cosenza sulla situazione di rom e immigrati in città:

“In qualità di cittadino italiano sono molto preoccupato dalla situazione di degrado e di pericolo che si è creata, diventando ormai insostenibile e insopportabile, ovvero la situazione di rom e immigrati di varie etnie nelle nostre città e tra queste anche a Cosenza. Ci sono alcune zone cittadine che ormai sono completamente impraticabili, una di queste è appunto la stazione ferroviaria di Vaglio Lise.

L'essere troppo permissivi e la scarsa presenza dello Stato generano il ripetersi di episodi di violenza, facendo sentire autorizzati una parte evidentemente marcia della società a fare quello che vogliono nella totale anarchia. Degrado, sporcizia, abbandono del territorio, non si vede altro e i cittadini subiscono anche la presa in giro degli amministratori che si vantano di amministrare bene.

Troppi moralisti che fanno un uso eccessivo del termine "razzista", ma io vorrei sapere se si può dare del razzista a colui che difende quel poco che gli è rimasto, vorrei sapere se si può dare del razzista a colui che vorrebbe preservare le sue tradizioni, vorrei sapere se si può definire razzista colui che non ne può più di vedere "questi" che vengono definiti disperati protestare perché l'albergo in cui vengono ospitati è tre stelle anziché quattro, o il cibo che gli viene offerto non è di loro gradimento, o il crocefisso gli da fastidio o semplicemente perché pretendono l'aumento della "paghetta" (di circa 40 euro) giornaliera.

Io credo che bisognerebbe mettere da parte ogni ipocrisia e liberarsi da questo buonismo che nel corso degli anni stampa e media hanno disseminato tra noi italiani, credo che la cosa giusta è chiamare le cose con il loro vero nome, bisogna aprire gli occhi e non è raro vedere scene del tipo l'immigrato urinare o defecare senza alcun ritegno per strada o in un portone, o quello che estorce denaro all'automobilista che si appresta a posteggiare l'automobile.

Altra situazione, diventata ormai all'ordine del giorno, sono i furti di cavi telefonici o elettrici, rubati e prontamente ripuliti col fuoco dalla plastica che li ricopre, non è raro vedere le colonne di fumo nero e denso levarsi dal campo rom di Cosenza. E le istituzioni? Possibile loro non vedano nulla? Vorrei chiedere ai nostri "bravi" politici e amministratori fino a che punto dobbiamo arrivare prima che facciano qualcosa per tutelare la gente onesta”.

Lettera firmata



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