Università: Regione, 14 Mln per dottorati ricerca e borse studio
Oltre 14 milioni di euro per investire sui dottorati di ricerca e sulle borse di studio post dottorati. E' questa l'iniziativa messa in campo dalla Regione Calabria attraverso due progetti destinati al potenziamento e all'internazionalizzazione dei dottorati di ricerca e alle borse di studio post-doc all'estero. Le iniziative, finanziate con i fondi Por, sono state illustrate oggi a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l'assessore alla Cultura Mario Caligiuri, il rettore dell'Universita' di Cosenza, Gianni Latorre, i prorettori delle Universita' di Reggio Calabria e Catanzaro, Vincenzo Tamburino e Aldo Quattrone, il direttore generale del dipartimento Istruzione, Massimiliano Ferrara. Per quanto concerne il potenziamento dei dottorati, l'investimento e' pari a 5,6 milioni di euro e permettera' di avviare 100 borse di studio triennali con dodici o diciotto mesi di esperienza all'estero presso qualificati centri di ricerca. Gran parte delle borse, l'80%, e' destinata ai settori prioritari dei costituendi poli di innovazione regionali, mentre il 20% e' destinata a sostenere le discipline di base. La suddivisione del progetto, concordata tra Regione e Atenei, prevede 53 borse di studio per l'Unical, 19 per Catanzaro, 28 per Reggio Calabria. L'iniziativa legata al post dottorato prevede, invece, un investimento di 8,8 milioni di euro ed e' destinata ai giovani disoccupati e inoccupati residenti in Calabria che hanno conseguito il dottorato di ricerca o sono in possesso di un eccellente curriculum con almeno tre anni di documentata attivita' di ricerca e con meno di 40 anni di eta'. Sono 133 le borse triennali previste oppure 200 borse biennali, con un meccanismo di selezione orientato su procedure di valutazione europea. Oltre alle tre universita' calabresi saranno anche interessati gli enti pubblici di ricerca della regione. Soddisfatto il presidente Scopelliti, il quale ha dichiarato che si tratta di "iniziative non fini a se' stesse, ma che trovano continuita' con tutti i progetti messi in piedi in questo settore. Siamo soddisfatti - ha spiegato - perche' riteniamo che sul campo della ricerca c'e' tanto da fare, anche perche' non c'e' stata la predisposizione della politica a investire". Il governatore si e' anche augurato che le scelte possano essere condivise con i rettori degli Atenei, considerati anche i tagli che questi stanno subendo. Per l'assessore Caligiuri, questi progetti sono "un gesto di sensibilita'", che tengono conto anche che attualmente la media di internazionalizzazione della ricerca non supera il 15% in Calabria, contro il doppio delle altre realta' italiane ed europee. "Applicheremo - ha aggiunto Caligiuri - un modello di valutazione europeo con grande trasparenza, con la valutazione delle domande che sara' affidata al Civr". Un plauso e' stato espresso dai tre rappresentanti delle Universita'. Per il rettore Latorre, "dopo i tagli notevoli alla ricerca, con questo progetto si puo' dare un'opportunita' al vivaio presente nelle Universita' calabresi, per un capitale umano che rischia di andare disperso. La speranza - ha concluso - e' che a fine percorso possa esserci un miglioramento della situazione di crisi che ora attanaglia il settore". Secondo Tamburino, "a fronte di questo investimento dovra' esserci un ritorno per lo sviluppo del territorio; queste risorse compensano un vuoto che deriva dai pochi investimenti dello Stato". Infine, il prorettore Quattrone ha puntato sul significato degli investimenti per la ricerca e la formazione, con Catanzaro che rappresenta "per la biomedicina l'unica realta' calabrese che ha bisogno di sostegno", considerata anche "la crisi dei medici che coinvolge tutta l'Europa".