Corigliano: anziani, Ministero approva piano azione e coesione

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Oltre 500 mila euro per il sociale, in arrivo finanziamenti per non autosufficienti. Progetto PAC (Piano Azione e Coesione), approvato il finanziamento del Ministero dell’Interno destinato ai comuni del distretto socio-assistenziale di cui Corigliano è capo fila. 340.344,00 euro per il programma indirizzato all’attuazione del servizio di assistenza domiciliare (SAD) integrata con le prestazioni sanitarie per anziani non autosufficienti. – Progetto Home Care Premium 2014 – INPDAP per interventi di assistenza domiciliare disabili per ex dipendenti della pubblica amministrazione. Adesso c’è l’ok. La somma prevista è di euro 173.000,00. – Ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti. Il Comune di Corigliano ottiene il finanziamento regionale di euro 29.445,53.

A darne notizia è l’assessore alle politiche sociali Marisa Chiurco che esprime soddisfazione per l’importanza dei finanziamenti ottenuti ma, soprattutto, per i positivi servizi destinati all’utenza ed alle categorie più deboli.

“Siamo costantemente impegnati – dichiara l’assessore – a sostenere le categorie più svantaggiate. E oggi, finalmente, raccogliamo i frutti di un impegno e di un lavoro attento portati avanti nell’arco di un intero anno. Questo del Ministero in particolare - spiega - è un finanziamento indispensabile per garantire l’intervento pubblico in due settori delicati per le politiche sociali, come il sostegno a soggetti non autosufficienti. A maggior ragione in un periodo di ristrettezze, di pesante risanamento e di infiniti tagli dallo Stato centrale, le autonomie locali - prosegue l’assessore alle politiche sociali - devono saper concentrare ogni sforzo nella ricerca di finanziamenti esterni necessari a preservare la fruizione di servizi fondamentali, soprattutto quando destinati ai soggetti potenzialmente più esclusi, facile bersaglio in momenti di crisi epocale come quella che stiamo vivendo, subendo e cercando di superare. Il nostro obiettivo primario - conclude la Chiurco - resta quello di elevare la qualità di vita attraverso la predisposizione di sempre maggiori servizi di supporto alla persona ed alla famiglia.”