Crotone: Benvenuti a bordo della ‘Bla Bla Airlines’ in partenza dall’aeroporto dei misteri

17 novembre 2017, 12:47 Sr l'impertinente

“Nessun mortale è in grado di mantenere un segreto. Se le sue labbra sono sigillate, parlerà con le mani, la verità trasuderà da ogni suo poro” sosteneva il buon Sigmund Freud, ma lo studioso, forse, non aveva conosciuto la Sacal. Il riferimento è alla pervicacia con cui la società che dovrebbe gestire anche l'aeroporto di Crotone, mantiene il segreto sul nome della compagnia che volerà dallo scalo S. Anna.


di Sr* l'impertinente

A ormai pochi giorni dalla riapertura dell'aeroporto, annunciata per il prossimo 28 novembre, i cittadini crotonesi ma anche dell'intera fascia Ionica non sanno ancora chi metterà a disposizione gli aerei per decollare.

Comincia a trapelare il dubbio che non si tratti di compagnie vere e proprie ma di intermediari che conciliano le esigenze dei viaggiatori con quelli di società che hanno interesse a vendere i biglietti.

Secondo Edward Morgan Forster “avere dei segreti presenta questo inconveniente: perdiamo il senso delle proporzioni e non ci rendiamo più conto se il nostro segreto è importante o no”.

Il riferimento iniziale a Freud non è causale: perché la Sacal, in questi mesi, ha detto tutto ed il contrario di tutto, per dire alla fine proprio nulla; con un atteggiamento che talvolta appare quasi “schizofrenico”.

Ad esempio: l'apertura dello scalo era stata inizialmente annunciata per il 1° dicembre ma, poi, forse per rispondere alle critiche e alle perplessità piovute da ogni dove, è stata anticipata al 28 novembre.

Così come dapprima era stata comunicata, in pompa magna, una conferenza stampa in cui finalmente si sarebbe svelato l'arcano nome della compagnia aere, ma per poi fare marcia indietro e non farla più.

Forse perché in questo lembo disgraziato di Calabria, tra Crotone e Catanzaro, ormai non si più abituati al confronto, a sentirsi porre delle domande, preferendo la cultura delle veline o i sussurri più convenienti orecchiati al giornalista amico.

Per Vittorio Buttafava “il modo più sicuro per far sapere a tutti una cosa è di bisbigliarla nell’orecchio di un amico scongiurandolo di non parlarne con nessuno”: un po’ come è successo a Crotone.

Le notizie sono state, finora, fatte filtrare ad arte, cercando di veicolarle nel modo migliore indorando la pillola di quello che, in tempi non sospetti e in questa rubrica avevamo chiamato “un brodino” per il territorio.

Su altri versanti, poi, si è preferito alzare muri di gomma, quasi impenetrabili, con una segretezza tale da far concorrenza perfino alla famigerata “Area 51”: dove a sbarcare sono stati però gli alieni! E ascoltando le dichiarazioni di alcuni politici indigeni sul tema aeroporto, sembra proprio di stare a sentire gli alieni, provenienti non tanto da un altro pianeta quanto, addirittura, da un'altra galassia.

“Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare” scriveva Stephen King.

Comunque: la scadenza del 28 novembre si sta avvicinando; tutti i nodi verranno al pettine e il muro di segretezza dovrebbe, finalmente, cadere anche se, trattandosi ancora di Crotone, tutto può accadere.

L'unica cosa certa è che a crescere è, anziché l'attesa, la confusione e la conseguente sfiducia da parte dei cittadini dovuta proprio alla mancata chiarezza sul versante della ripresa dei voli.

A sentire tutte le parole che sono state dette sul Sant’Anna, la nuova società che si occuperà dei voli da e per la città pitagorica, potrebbe benissimo chiamarsi - parafrasandone un'altra già esistente - “Bla bla air”.

“I servizi segreti sono quanto vi è di più occulto. La pubblicità quanto vi è di più visibile. Quello che hanno in comune è che non si è mai potuto dimostrare che l’una o l’altra abbiano una efficacia qualsiasi”, parola di Jean Baudrillard.

Un’altra cosa certa, però, è che con la questione aeroporto, in molti si sono fatti pubblicità, elettorale e non, spendendo soldi pubblici a go go e come ha vergato la magistratura non sempre a proposito.

Di denaro, in questi anni, ne è stato speso talmente tanto che, per le casse pubbliche, sarebbe stato forse più conveniente accompagnare i viaggiatori a destinazione uno ad uno e personalmente.

Intanto, il 28 lo scalo aprirà anche se i voli ancora non si sa quando inizieranno. In fondo, basta solo accontentarsi. I crotonesi potranno infatti nuovamente dire di avere un aeroporto.

E per volare? Schhhh! È un segreto.