Pitagora, da simbolo della città ad emblema dei suoi ritardi

17 aprile 2019, 15:51 Imbichi

Del progetto Antica Kroton, nonostante la recente presentazione, non si sa ancora nulla. A parte gli invitati nessuno ha ricevuto alcun tipo di materiale informativo e quello distribuito all’evento non è stato diffuso in rete. E mentre ci autocelebriamo, dimentichiamo di essere già in ritardo.


di Francesco Placco

Crotone, città dei tre millenni ma soprattutto città di Pitagora. Un ritornello che abbiamo sentito spesso negli anni, e che ci identifica indissolubilmente con la figura del noto pensatore.

Da tempo immemore si discute dell’enorme potenziale di questo binomio, e sin dai primi anni ’50 ci si spende in importanti proclami riguardo alla “valorizzazione” ed alla “ripresa” del nostro patrimonio storico e culturale, facendo perno proprio sulla figura di Pitagora.

Figura che è stata al centro anche della recente presentazione dell’Antica Kroton, dove un “ologramma” del filosofo ha co-presentato l’evento (LEGGI), parlando al pubblico ed al conduttore.

In fondo, quella di Pitagora è la figura storicamente più rilevante presente nei tre millenni di storia cittadina, riconosciuta a livello globale e di indiscutibile importanza. Eppure, mentre ci affanniamo ad ostentarlo come se fosse una medaglia o un trofeo, rischiamo di perdercelo per strada.

Non siamo gli unici, infatti, a “sfruttare” l’immagine di un antico pensatore vissuto oltre duemila anni fa. E non dobbiamo arrivare alle estremità della Grecia, ma a poco meno di duecento chilometri da qui: in Basilicata.

Perché è proprio nell’area di Metaponto, luogo dove Pitagora si rifugiò dopo essere stato violentemente scacciato dall’antica Crotone, che nella seconda metà degli anni ’90 è iniziata una vera e propria campagna condivisa per la valorizzazione storica, che aveva come figura principale, manco a farlo apposta, proprio il filosofo di Samo.

Basta infatti effettuare una semplice ricerca per vedere quello che sono stati in grado di compiere i nostri vicini lucani, come l’evento Pitagora Rewind (QUI) in occasione di Matera 2019, che coinvolge quattro comuni e prevede “l’inaugurazione della prima statua al mondo dedicata a Pitagora, l’Illuminato di Samo, in scala 1.1, presso l’agorà di Metaponto, nel cuore della Magna Grecia”.

Ma anche il Metaponto Expo’ (QUI), rinominato “EXPO Pitagora”, che serve da HUB per giovani artisti locali ed è gestito da una associazione nata nel 1997.

O ancora, la guida interattiva Al Museo con Pitagora (QUI), dedicata proprio al parco archeologico di Metaponto, scaricabile come app sul proprio smartphone o visionabile tramite Youtube.

E infine, per concludere con quella che a molti sembrerà una appropriazione indebita, lo slogan Metaponto: Land of Pitagora (QUI).

Un tripudio pitagorico, che nasconde alcune antiche rivalità tra le due città (QUI). Nel 1993, quando i nostri amici lucani tentarono un primo gemellaggio con Samo, ricevettero una diffida a procedere dall’allora sindaco di Crotone. Diffida al quale nessuno diede ascolto, perché non si poteva vantare alcun diritto di esclusività sulla figura del pensatore.

Da quello spiacevole evento sono successe tante cose, ma è evidente che i paesi dell’area del metapontino abbiano una marcia in più. Sono riusciti a fare quello che noi diciamo di voler fare da anni, ovvero fare quadrato su una figura storica riuscendo a trasformarla in iniziative ed eventi concreti.

C’hanno saputo fare, nonostante tutto, a differenza dei loro unici rivali che hanno preferito impiegare tutti questi anni ad autocelebrarsi.

Forse forse abbiamo dormito un po’ troppo sugli allori, pensando erroneamente che il giusto riconoscimento ci sarebbe stato calato dall’alto.

Ma non funziona così, e l’impressione che diamo al di fuori degli eventi circolistici ed a numero chiuso - per quanto belli, spettacolari e coinvolgenti possano essere - è quella degli eterni ritardatari.

Una visione senza prospettiva e senza futuro, così come ammonito anche dall’ex vicesindaco (LEGGI) che parla, riferendosi all’Antica Kroton, di “occasione unica da non sprecare”.

Eppure, questa Antica Kroton approvata e firmata appena un anno fa (LEGGI) e presentata lo scorso sabato sembra soffrire di tutti i sintomilocali”: non esiste un portale, documentazione, informazioni in generale… solo una pagina facebook servita per lanciare l’evento di presentazione, che nessuno ha trasmesso in diretta, neppure online.

Il materiale informativo è stato distribuito solo ai presenti in sala, ed ora come ora non potete rivedere né le ricostruzioni tridimensionali né la bella presentazione.

Tutta roba che avrebbe dovuto essere online sin da subito, dopo la presentazione ufficiale, e che si spera sarà pubblicata quanto prima, vista l’importanza storica dell’evento.

Così come si spera verranno rispettati i tempi preventivati dal sindaco per i primi cantieri, previsti “nel mese di giugno”.

Lo si spera davvero, anche perché intanto, dall’ufficializzazione del progetto nel 2013 (LEGGI) alla posa della prima pietra nel 2014 (LEGGI), fino al primo completamento dei lavori previsto nel 2017 (LEGGI), siamo già in ritardo di qualche anno.

D'altronde, come scriveva Leopardi: “Commemorare le nostre glorie passate è stimolo alla virtù, ma mentire e fingere le presenti è conforto all’ignavia e argomento di rimanersi contenti in questa vilissima condizione”.