Crotone: capolinea! Signori si scende! Riparte la corsa al treno “Regionale”, ma va bene anche un “locale”

19 novembre 2019, 18:53 Sr l'impertinente

“Chi si ferma è perduto” (Proverbio, attribuito anche a Benito Mussolini). La gioiosa macchina di voti e di potere del “governatorato” di Sculcolandia ha finito la sua corsa a causa di un “macchinista” pro-tempore, l’ormai ex sindaco Ugo Pugliese, che ha tirato improvvisamente il freno d’emergenza e fermato il convoglio.


di Sr* l'impertinente

Uno stop inaspettato, almeno per il “capotreno” che puntava invece dritto al capolinea: nel senso della destinazione fissata e con alle spalle almeno un altro anno e mezzo di viaggio.

Capolinea che è invece arrivato prima (QUI) con i passeggeri - di prima ma anche di terza classe - che non hanno potuto proseguire il loro viaggio e che son rimasti a piedi, per strada, in attesa che qualche altra anima pia li potesse raccattare.


“L’importante è capire che fermarsi

a volte è importante tanto quanto

andare avanti a tutti i costi”. (Anonimo)


Certo, i più fortunati si sono già imbarcati su un altro convoglio, verso una destinazione non meno perigliosa, quella verso le Regionali, e dal percorso ben più complicato del previsto.

Un viaggio, quest’ultimo, che potrebbe però subire anche dei possibili cambi di direzione - almeno a sentire le ultime voci dei soliti ben informati -, riportando il treno nuovamente sui binari delle elezioni comunali.

Visto, infatti, che la “Fermata” per Palazzo Campanella si presenta alle soglie dell’impossibile, c’è chi ipotizza un dirottamento del treno verso un più agevole percorso, che magari porti a Crotone un candidato a sindaco donna.


“Il tocco supremo dell’artista

– sapere quando fermarsi”.

(Arthur Conan Doyle)


Visti i disastri” combinati dall'ormai ex mirabile duo “Pugliese-Sculco” in soli tre anni e mezzo anche per quest’ultima ipotesi, ed affinché si realizzi, ci vorrebbe un’autentica magia, se non un miracolo!

D’altro canto, però, l’intera esperienza Pugliese al Comune, così come alla Provincia, è stata sempre in bilico tra effetti speciali e illusioni, tra l’altro utilizzando tecniche già ampiamente superate.

Un classico esempio il colpo di coda dell’Amministrazione prima dello scioglimento, cioè la presentazione di Antica Kroton alla borsa internazionale del turismo archeologico di Paestum.


“Un viaggio è incompiuto

se ci si ferma a mezza strada

o prima del punto stabilito;

la vita non è incompiuta, se è virtuosa.

Dovunque la concludi,

se la concludi bene, è completa”.

(Lucio Anneo Seneca)


Accanto a realtà virtuale, con tanto di QR Code, ricostruzioni digitali e tour visuali, per promuovere l’immagine del progetto sono state previste delle “innovative” forme di gadget (QUI).

Si tratta nientepopodimeno che di avveniristici portachiavi, penne e segnalibri, insieme ad altri (in numero limitato, viene precisato), degni delle migliori agenzie assicurative!

Un progetto, dunque, che nelle intenzioni dovrebbe relazionare la città dei Millenni, affidato al potere promozionale dell’oggettistica da banco. Eppure di soldini a disposizione - soprattutto spesi - ce ne son stati, eccome!


“Ci si può fermare quando si sale,

mai quando si scende”. (Honoré de Balzac)


Insomma, invece di affidare una vetrina così importante come l’immagine dell’Antica Kroton a personaggi carismatici e di caratura nazionale (come aveva suggerito a suo tempo l’ex assessore alla Cultura Antonella Cosentino) (QUI), si è finiti per assegnarla a Valentina Galdieri e a Gianfranco Turino.

Persone perbene, per carità! La prima è pur sempre (e per ora) l’assessore alla cultura, il secondo manager di evidenti capacità a cui sono stati affidati tra l’altro i cordoni della borsa della spesa, essendo a capo (e per ora) di quella “Crotone Sviluppo” che sta gestendo i fondi (tanti) alla voce “comunicazione” (QUI).

Ma con tutta la considerazione del caso non certo testimonial comparabili, ad esempio, ad un Alberto Angela (tra l’altro anch’egli a suo tempo “suggerito”). Ma tant’è!


Strana questa cosa dei viaggi,

una volta che cominci,

è difficile fermarsi.

È come essere alcolizzati”.

(Gore Vidal)


Intanto, con alle porte l’azzeramento degli organi politici ed amministrativi (QUI), si prospetta ora il rebus sul futuro, di chi cioè dovrà rimpiazzare l’allegra brigata che finora ha occupato il palazzo comunale.

Con il fiato sul collo della Corte dei Conti, che incalza sempre più sulle spese, e un Commissario alle porte, il nuovo inquilino di piazza della Resistenza dovrà avere almeno un bel po’ di pelo sullo stomaco.

Di sicuro il panorama crotonese non è che pulluli di figure che brillino più di altre ma, visti i precedenti, l’importante è che chi arriverà almeno per questa volta brilli di luce propria e non riflessa. Intelligenti pauca.


“Attendere significa stare

tra l’immobilità e la speranza”.

(Pauline Michel)


In questi giorni d’attesa dello sgombero del Palazzo comunale, la città sembra vivere in una situazione di sospensione, dove tutto sembra essersi fermato; anche se, e a dire il vero, prima non è che ci fosse poi tutto sto’ attivismo.

Anche la politica è rimasta muta (QUI), tranne qualche rara eccezione, tra una vicinanza a Pugliese e un augurio di un buon lavoro alla magistratura, senza però nessun accenno di presa d’atto di un fallimento.

Una débâcle che lascia macerie in una città già di per sé distrutta da tre anni e mezzo di malgoverno (forse ancor di più) e che, con lo scioglimento dell’ente, ha subito l’ennesimo colpo letale in attesa di altre nuvole nere già all’orizzonte.


“Ogni volta che vi trovate

sul lato della maggioranza,

è il momento di fermarsi

a riflettere”. (Mark Twain)


Intanto, come se nulla fosse successo, come accennavamo è ripartito il treno delle Regionali, in una condizione di confusione e di approssimazione che è proprio il caso di dire “fuori dal… Comune”.

Flora Sculco ha chiamato a sé i fedelissimi per lanciare la sua candidatura (per ora l’unica del territorio), manifestando il suo supporto al governatore uscente Mario Oliverio (anch’egli sempre più in bilico) e ad un Pd crotonese sempre più spaccato.

Ed anche gli “approcci” con Italia Viva di Matteo Renzi sembrano non aver ottenuto gli effetti sperati, con respingimenti di avances e conseguenti chiusure. Un copione, tra l’altro, già visto in passato.


“Anche un orologio fermo segna

l’ora giusta due volte al giorno”.

(Hermann Hesse)


In questa situazione oggettivamente assai complicata, la città si appresta a vivere uno dei Natali tra i più difficili degli ultimi anni (anche se quelli precedenti non siano stati certamente scintillanti).

La giunta Pugliese non è dunque arrivata a mangiare il panettone, e questo periodo di transizione sarà gestito da uno o più commissari (figure già invocate da diverso tempo) che dovranno riportare ad una condizione di normalità.

L’arrivo di quest’ultimi è atteso anche perché, grazie alla loro azione, si potrebbero “scartare” possibili “regali” lasciati sotto l’albero dei crotonesi proprio dall’amministrazione uscente. E sebbene non sia veggenti l’impressione è che potrebbero essere tutt’altro che graditi.


“Ogni nuova idea finisce sempre

col diventare una idea fissa,

immobile, sorpassata.

Quando questa idea diventa

dottrina ufficiale dello Stato,

allora non c’è più scampo”.

(Ignazio Silone)


In questa situazione di limbo in cui è piombata la città, si cerca ora di intravedere la classica luce in fondo al tunnel della crisi, ma è un’operazione davvero assai complicata.

Il quadro che emergerebbe dall’ordinanza dei magistrati e dalle relative intercettazioni in essa contenute sulla gestione della piscina comunale (QUI) pare davvero desolante, non lasciando prefigurare nulla di buono per il futuro.

L’unica speranza, a questo punto, è che il buon Babbo Natale, o almeno la Befana, possano portare in dono ai crotonese la possibilità che chi verrà eletto prossimamente sia più o meno competente ma, almeno, che possa ben governare. Ma non più per conto terzi.

* Simbolo dello Stronzio