L’estate rovente di Crotone tra “peónes” della “nuova” politica, zuffe, baruffe e faide latenti

6 luglio 2020, 09:22 Sr l'impertinente

“Dovunque può essere litigio, ivi debbe essere g[i]udicio” (Dante Alighieri). È tempo di risse a Crotone: c’è n’è stata una vera e propria, sul lungomare, con feriti, denunciati e la chiusura di un locale, ma un clima rissoso si è acceso anche nella campagna elettorale, con toni sempre più caldi e accesi scontri verbali che si manifestano soprattutto sui social. E, siamo ancora a luglio…


di Sr* l’Impertinente

Certo c’è il sospetto che questo clima bellicoso in alcuni casi sia cercato così da far trovare a qualcuno dei candidati minori un po’ più di visibilità, ma in molti altri gli scontri sono reali.

La prima “faida” è tra Roberto Dorato - appositamente arrivato da Tenerife per candidarsi a sindaco della città pitagorica - e Vincenzo Voce, che è invece al suo secondo fronte di guerra, dopo quello con una parte del M5S.

Dorato sostiene che mentre egli parli “di dati oggettivi (come per esempio il fatto che Voce si è già candidato a sindaco e che appoggiò il candidato di Sculco) dati che non possono mai essere considerati insulti in quanto veritieri, il prof. Voce continua con gli insulti denigranti”.

E poi bacchetta pure il competitor: “da mesi che non ha mai smesso, né con me, né con tante altre persone che semplicemente non condividono il suo modus operandi. Forse l’inciucio che ho smascherato ieri non è piaciuto... forse doveva rimanere in segreto”.

Il riferimento è a quanto Voce abbia affermato dal suo di profilo Fb, ovvero: “Sto evitando anche polemiche con gli avversari politici (compreso lo straniero), perché è fondamentale concentrarsi sulle cose da fare e non ho tempo da perdere con loro”.

Rivolgendosi all’elettore crotonese, replica ancora Dorato: “chiamare me ‘straniero’ significa insultare tutti coloro i quali, proprio come me, sono dovuti andare via per bisogno e per necessità economiche, anzi sarò ancora più chiaro: per fame”.


“La gente litiga perché

non sa discutere”.

(Gilbert Keith Chesterton)


Ma l’aspirante sindaco tornato da Tenerife ne ha anche per le signore Barbuto & Corrado: “con il cappello in mano, avete svelato il vostro partner ideale, dopo che - sostiene - lo stesso più volte ha negato qualsiasi accordo con voi. Né carne né pesce... Ma almeno si è svelato l’arcano”.

Il riferimento è all’endorsement delle due parlamentari grilline che si sono espresse, questa volta facendo nome e cognome, per un’alleanza con lo stesso Voce (QUI), e su cui Dorato le incalza: “forse mie care Signore Vi sfugge un piccolo dettaglio: Voce si è già candidato a sindaco nel 2011 (prese poco più di 500 voti) e al ballottaggio appoggiò Vallone (Sculco) permettendogli di vincere” ricordando come “nel movimento vi siano tante brave ed ottime persone che non meritano di essere sacrificate sull'altare di giochini politici di bassa lega (professor Aiello, e la dottoressa Parise insegnano)”.


“Le liti non durerebbero

tanto a lungo

se il torto fosse solo

da una parte”.

(François de La Rochefoucauld)


Ma una si sta profilando anche nel centrodestra, in particolare tra Forza Italia con Sergio Torromino e Lega e Fratelli d’Italia con i rispettivi segretari provinciali Giancarlo Cerrelli e Michele De Simone.

In questo caso lo scontro è sulla visione futura della coalizione, con il Carroccio e FdI che prediligono soprattutto il dialogo con i partiti più grandi mentre il segretario provinciale di FI flirta soprattutto con movimenti e associazioni.

Le posizioni sono state espresse sia a livello locale che con i segretari regionali di Lega e FdI, Invernizzi e Ferro, ma che Torromino ha bellamente ignorato al suo rientro dalla settimana romana.

Sabato, infatti, lo stesso Torromino ha riconvocato una riunione senza partiti del centrodestra e con i soli movimenti, comunicando il contemporaneo stop, per il momento, ai summit coi partiti.

Anche in questo caso, però, per il neo parlamentare le cose non sono andate come sperava, soprattutto dopo questa forzatura che ha fatto nei confronti degli alleati e per questo piuttosto irritati.

Non son mancate le defezioni, come quella di Crotone da Vivere con Giovanni Capocasale, ed avrebbe ricevuto degli altolà anche per un nome a sindaco che è circolato ma avversato dai più.


“Un litigante è

di vincer si ingordo,

| Che non dà a se,

o altrui pace o riposo,

| Ma ad ogni altro piacer

è cieco e sordo”.

(Pietro Nelli)


Proprio l’attivismo di Torromino - e non solo sugli incontri con i movimenti quant’anche nel contattare in solitaria possibili candidati al soglio sindacale - può rappresentare un ulteriore fronte di scontro nel centrodestra.

L’ultima persona che l’imprenditore pare abbia contattato è Pasquale Criscuolo, segretario generale del Comune di Genova, di origini crotonesi e tecnico di valore assoluto.

Un nome che, però, non ha scaldato (a voler essere gentili) la platea dei movimenti nel corso dell’ultima riunione, quella di sabato, né soprattutto, quella di Fratelli d’Italia e Lega, che la pensano assai diversamente.


Una lite

non ha bisogno

di ragioni,

e neanche

di amicizia”.

(Ibico)


Restando in tema di faide non possiamo poi non parlare anche del Movimento 5 Stelle, con la “bagarre” in corso questa volta tra due ex colleghi in Consiglio comunali: Andrea Correggia e Ilario Sorgiovanni.

Ha aperto le danze quest’ultimo scrivendo sui soliti social come, secondo lui, ci voglia addirittura “un gran stomaco per leggere il post pubblicato … dall'ex consigliere … Correggia”, che accusa di aver blindato la sua candidatura a sindaco.

“Ora candidamente ed in modo ecumenico - scrive ha sostenuto Sorgiovanni - (Correggio, ndr) apre al dialogo con i movimenti civici ed ammicca in modo affettato all' ingegnere Voce”.

E poi ammonisce il competitor: “non può esserci il rispetto degli altri quando non si mantiene fede alla propria parola”.


“Litigare è spiegare

in modo complicatissimo

e a voce alta

cose semplici

da dirsi sottovoce”.

(Erich Fromm)


Il clima da rissa non è però solo prerogativa dell’ambito politico quand’anche di quello per così dire istituzionale.

Come quello che vede protagoniste società pubbliche, in particolare Sorical e Congesi che gestiscono rispettivamente il sistema idrico di regione e città. Una “zuffa” anche qui dai toni da faida e, in ogni caso, ben poco istituzionale (QUI).

Poi c’à quella che da tempo è esplosa tra commissario straordinario del Comune, Tiziana Costantino, e il consorzio sportivo Momenti di gloria, sulla complicata gestione del Pala Milone (QUI).

Il consiglio - ma al contempo anche un auspicio - che ci permettiamo di suggerire è che i toni si abbassino anche perché, viste pure le alte temperature estive il rischio è quello di uscire di senno col rischi che si passi dalle parole ai fatti. E allora, altro che 10 feriti e altrettante denunce!

*Simbolo dello Stronzio