Barbuto e Corrado: elezioni, a Crotone serve alleanza e non ripicche. L’M5S si ‘arrende’ a Voce?
“Oggi abbiamo un’occasione unica: poter sottrarre la città alle mani di chi in questi anni l’ha condotta nella situazione in cui si trova … La città va ricostruita. Va ricostruita nelle infrastrutture, nei servizi, nella socialità e noi non possiamo permetterci di stare, nella migliore delle ipotesi, all’opposizione quando un compito così impegnativo attende. Un compito immane che da soli non si può centrare. Un compito che possiamo ambire di raggiungere solo mediante un progetto condiviso intorno a valori fondamentali che orientino scelte ed obiettivi, mediante un’alleanza che dia nuova linfa alla nostra battaglia per una Crotone nuova. Ed in questo caso noi ci saremo”.
Sembrano quasi un invito (o forse lo è effettivamente), ad una alleanza con Vincenzo Voce - il candidato alternativo e antagonista al Movimento 5 Stelle (QUI) - questi passaggi del comunicato diramato dalle due parlamentari pentastellate Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado.
Le due grilline d’altronde usano chiaramente il termine “alleanza” e l’unica percorribile, per le prossime comunali pitagoriche, non può che essere evidentemente con la lista del professore crotonese.
Un’alleanza che, confermano Barbuto e Corrado “Oggi si può. Queste forze ci sono e di devono unire” affermano, invitando i cinque stelle locali, in particolare - aggiungiamo noi - il candidato in pectore Andrea Correggia, a non lasciare “che qualcun altro, acquattato nell’ombra, possa, alimentando i dissidi, stuzzicare le velleità di taluni aspiranti solisti e riuscire tatticamente a disperdere la forza di una flotta che fa paura”.
“Riteniamo che nel particolare momento storico in cui ci troviamo - proseguono le cinquestelle - per ottenere uno straordinario risultato tanto temuto da un radicato e nefasto sistema politico, il M5S debba dare il suo decisivo contributo, mettendosi in gioco per il bene di tutti e sacrificando, per una nobile causa, anche le proprie esclusive prerogative. Tutto ciò si rende necessario per concretizzare la tanto auspicata rivoluzione culturale e favorire il processo di cambiamento intorno ad un progetto politico condiviso tra le forze civiche e sane, in netta discontinuità con il passato”.
“Costruire”, allora, è l’invito di Barbuto e Corrado: “Questo a nostro avviso è il verbo da coniugare nella situazione attuale. Di certo non distruggere sulla base di personali ambizioni, infantili ripicche, tanta presunzione e molti pregiudizi, nella peggiore delle ipotesi, o di una staticità ingenuamente anacronistica, nella migliore. Comunque tutti elementi che rischiano di allontanarci dalla realtà e condurci a non centrare l’obiettivo”.
“La storia insegna, infatti, che in determinati momenti - ribadiscono le pentastellate - occorra mettere da parte, con umiltà, la convinzione di essere depositari del verbo e, pur mantenendo ferma la rotta … avere la capacità di avviare un dialogo con chi parla la stessa lingua, accettare il gioco di squadra e sapere gareggiare insieme per raggiungere vittoriosi il traguardo”.
“Con chi vuole - sottolineano ancora- senza interessi reconditi e malcelati, e su un piano paritetico, mettersi al servizio della città offrendo le proprie esperienze, le proprie competenze ed il proprio entusiasmo. Con la serenità che – concludono Barbuto e Corrado - scaturisce dal fatto di non essersi mai consegnati a qualche personaggio che ha provveduto a mettere guinzaglio e museruola in cambio di un pasto e di essere liberi di poter agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”.