Barbuto: “Il M5S è stato e continuerà ad essere la mia famiglia”
"Pur rispettando la scelta di Luigi Di Maio e dei colleghi tutti che hanno deciso di intraprendere questa nuova strada ed ai quali auguro ogni fortuna politica e personale, la mia decisione è presa. Resto, con i miei principi e i miei valori di una vita, nel M5S. Forse non sarà la scelta di un “politico” di razza. Così, son sicura, commenterà qualche fine cultore politico locale. Pazienza. Ma io voglio guardare negli occhi le persone che hanno creduto in me e voglio continuare a stare al loro fianco con il mio bagaglio di sempre. Lealtà, Coerenza e Dignità". E' quanto scrive la deputata del Movimento 5 stelle Elisabetta Barbuto.
"Tante cose - scrive ancora la parlamentare - sono successe in questi anni. Una legislatura particolare costellata da tanti problemi che non è stato facile affrontare e gestire. Parallelamente, anche il M5S, ha avuto i suoi problemi, i suoi abbandoni, le sue lacerazioni. Anche perché, non sempre, le persone che ho incontrato sul mio percorso, sia a livello locale che a livello nazionale, erano identificabili con i valori del M5S. Anzi. Più volte, purtroppo, questi valori sono stati singolarmente posposti da costoro al culto della propria persona e delle proprie ambizioni. Ingredienti micidiali per il Movimento.
Ma per parlare di questo ci sarà tempo e modo.
Tuttavia, non lo nascondo - nei momenti più bui e controversi che hanno messo a dura prova le mie convinzioni, e ce ne sono stati tanti, da ultimo la decisione di Luigi Di Maio di andare via, unitamente a tanti colleghi con i quali nel corso di questi anni avevamo intessuto rapporti di collaborazione, amicizia e stima - ho riflettuto molto sulla possibilità di lasciare il Movimento ma ho sempre deciso di non abbandonare il simbolo con il quale quattro anni fa mi sono candidata a rappresentare il mio territorio offrendo una visione ed un programma che mi sono impegnata ad attuare sia a livello nazionale che a livello locale. Certo, si può cambiare idea e visione. È sintomo di maturità e di crescita. Ma la nuova idea e la nuova visione, secondo il mio punto di vista, vanno sottoposte ai cittadini preventivamente, non professate a posteriori. Se avessi fatto questa scelta, giocoforza avrei pensato alle dimissioni da Parlamentare. Perché la Costituzione della Repubblica italiana non contempla il vincolo di mandato, è vero. Ma esiste una coscienza. E la mia mi ha impedito, in questo momento storico, di seguire Luigi imponendomi di continuare il cammino intrapreso all’inizio della legislatura. Il M5S è stato, e continuerà ad essere, la mia famiglia. Come in ogni famiglia ci si confronta, si litiga, si cresce e si avanti insieme nel bene e nel male. E soprattutto - conclude - non ci si abbandona".