Da almeno tre consiliature comunali, ovvero fin dall’epoca di Peppino Vallone, Antica Kroton è stato e continua ad esser descritto come il progetto che dovrebbe dare una vera svolta alla città dei tre millenni. Si era partiti, a suo tempo, con una dotazione di ben 100 milioni di euro, annunciati oltre due lustri fa - correva l’anno 2011 - nientepopodimeno che da Silvio Berlusconi, giunto in città a sostegno della candidatura di Dorina Bianchi alla poltrona di sindaco, poi non andata a buon fine.
di Sr* L’Impertinente
Come spesso accade quando trascorre troppo tempo da uno stanziamento alla spesa, il rischio che si corre è che i fondi assegnati si perdano per la via: proprio com’è successo per quelli dell’Antica Kroton, che al tempo del governo regionale targato Peppe Scopelliti ha registrato un corposo taglio, di quasi di un terzo dell’importo, mai più reintegrato.
E dire che proprio all’epoca ci fu - a favore di flash e telecamere - la posa della prima pietra (QUI), con tanto di baffi di Peppino circondati da esponenti regionali del centrodestra immortalati nell’atto di collocare un mattone su cui campeggiava un austero nome del progetto.
Con l’avvento della giunta Pugliese, poi, ci fu addirittura una megagalattica presentazione arricchita di effetti speciali e con coprotagonisti d’eccezione l’allora governatore della Calabria, Mario Oliverio, e l’allora consigliera Regionale Flora Sculco.
Ma di quei fastosi eventi (ormai andati) tanto la posa della prima pietra quanto quei 100 mila euro spesi per la maxi kermesse (QUI) sono, ahinoi, le uniche cose che si rammentino di un progetto che non ha portato ancora a nulla di concreto.
Giunse poi il momento di Nino Spirlì e per l’Antica Kroton cominciò il tempo dei cambiamenti rispetto ai piani originali, con la stagione della cosiddetta “rimodulazione”.
Non prima, però, che lo stesso facente funzioni se la prendesse con l’amministrazione di riferimento dell’area di Enzo Sculco & figlia (nel mentre divenuti suoi alleati) per aver speso i denari del progetto in “ginger e patatine”.
Ma la “rimodulazione” è il mantra anche di questa nuova di amministrazione, quella di Vincenzo Voce che, d’intesa con la Regione, ha stravolto il progetto originale prospettando a sua volta altri tipi di interventi.
Niente più scavi, dunque, nell’area settentrionale della polis, nell’ex area delle fabbriche, per troppo inquinamento; e nemmeno in quelle circostanti il palazzo del Comune e le Poste centrali, concentrando invece gli interventi nell’ex area Ariston.
Voce, insieme all’assessore alla Cultura, Rachele Via, ha sempre difeso questa scelta dagli attacchi di comitati e cittadini che paventavano possibili interessi privati nelle zone interessate proprio dalla rimodulazione.
E per dimostrare quanto ritenga importante il progetto, il sindaco ha nominato finanche un dirigente ad hoc che debba occuparsi solo dell’Antica Kroton, Antonio Senatore, presentato quasi come il “salvatore della patria” (LEGGI).
Individuato già nei mesi scorsi attraverso una manifestazione di interesse, quest’ultimo è stato poi chiamato in servizio nello scorso luglio, con l'intento di accelerare i tempi.
Peccato, però, che alla prima uscita pubblica abbia gelato un po’ tutti, visto che la partenza del progetto - dato per imminente dall’Amministrazione comunale - richieda come minimo un annetto.
Recentemente, poi, in merito ad un’audizione dello stesso Senatore alla IV commissione consiliare, sono sorti altri problemi che pongono ulteriori interrogativi sulla vicenda.
“Il progetto - ha affermato il dirigente - proprio per la sua complessità ed investendo tutti i settori dell’Ente, impone una sempre migliore organizzazione logistica e un impegno di risorse umane”, informando di aver “inteso renderne partecipe il nuovo segretario generale che per le quali sono certo, avendo già avuto modo di interloquire con lo stesso, si troverà una rapida soluzione”.
Tradotto dal burocratese Senatore lamenta il fatto che l’attuale amministrazione non gli abbia ancora dato in dotazione neanche una stanza, dovendo dividerne una, per tre giorni, con la dirigente Elisabetta Dominijanni.
E come se non bastasse, allo stesso dirigente non è stato assegnato neanche il personale di cui necessiterebbe per poter portare a compimento un lavoro così imponente. E meno male, verrebbe da dire, che l’Antica Kroton era una priorità!
Nonostante tutto, però, Senatore ha rassicurato che “si sta pienamente rispettando il crono programma prefissato e che vede pienamente al mio fianco il sostegno dell’amministrazione per la realizzazione di questo progetto strategico per la città”.
Ha informato poi che prima della fine dell’anno scorso sono state consegnate alla Regione le schede progettuali e che “tutti i documenti prodotti sono stati pubblicati in un'apposita sezione sul sito istituzionale dell’Ente”.
A questo punto non ci resta che attendere, nella speranza che i progetti in questione, dato il troppo tempo trascorso prima della loro realizzazione, non diventino essi stessi dei reperti archeologici!
*Simbolo dello Stronzio