Proteste Lsu/Lpu in Calabria, Molinari (M5S): “All’appello mancano 12,5 milioni”
“Circa 30mila tra cassintegrati, mobilitati in deroga e LSU/LPU sono in stato di agitazione in Calabria, a Reggio come a Cosenza, a Crotone come a Catanzaro, a Villa san Giovanni come a Lamezia: sono lavoratori precari e che per sopravvivere fanno affidamento sui magri sussidi che la loro condizione di sottoprotezione sociale, in uno stato di diritto, dovrebbe garantirgli”. E’ quanto afferma Francesco Molinari, deputato del Movimento 5 stelle.
“L'attuale stato dei loro diritti non li rende, invece, degni neanche di essere considerati come persone. Sullo stanziamento già insufficiente di 25 milioni di euro, previsto dalla Legge n.147/2013, risultano erogati dal Ministero del lavoro alla Regione Calabria solo 12,5 milioni: bisogna arrivare ai moti di piazza per vedere il saldo? Le organizzazioni sindacali dei lavoratori sono state diffidate, da chi si occupa dell'ordine pubblico, dal manifestare fuori da aree circoscritte: si preannunciano precipitazioni di manganellate, Ministro Alfano, da parte di chi protesta contro le promesse non mantenute e che per rivendicare il diritto al cibo deve ricorrere alla forza della disperazione? Il Governo Renzi vuole rinverdire i fasti degli Scelba e dei Tambroni o si sta già pensando a Bava Beccaris?
“Relativamente agli ammortizzatori sociali non sono state saldate neppure le mensilità 2013 - ferme al mese di marzo - e figuriamoci cosa occorrerà aspettare per quelle del 2014! E' per questo che il Presidente del Consiglio ha rinviato il suo viaggio in Calabria il 7 novembre ? Sembra che il governo del rinvio dei tagli dei privilegi e degli sprechi abbia promesso 22 milioni di euro, insufficienti persino a pagare una mensilità del 2013: occorrono misure ben maggiori per sanare una situazione drammatica come quella attuale. Per quanto tempo i calabresi dovranno continuare a essere trattati peggio degli animali ?”.