Regionali, gli assistenti sociali si aprono al confronto per rivendicare giusto welfare
In vista delle elezione regionali del 23 novembre 2014 in Calabria, l’Associazione Nazionale Assistenti Sociali della Calabria si apre al confronto politico con i candidati. “La politica – scrive l’associazione - è da noi considerata un’attività cha ha come obiettivo il bene di tutti. D'altronde è lo scopo del Servizio sociale e la finalità del lavoro degli/delle assistenti sociali. Il problema di fondo calabrese è che anche quando ci sono leggi riguardanti i Servizi sociali, da cui discendono diritti, non vengono applicate. Infatti, non viene applicata, dalla Regione Calabria, la legge 328/2000 che riguarda la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
“Bisogna che la politica incentivi il lavoro di tanti giovani professionisti assistenti sociali preparati per costruire una società migliore e più giusta. Ai politici spetta il compito di investire risorse nei Servizi sociali. Servizi Sociali che, quando ci sono, sono confinati ai margini. Perché le cose vadano decisamente meglio bisognerebbe valorizzare il Servizio Sociale con risorse economiche ed umane.
“Abbiamo, pertanto, deciso di aprirci al confronto con la politica, le istituzioni politiche e gli esponenti politici per informarli correttamente, implementare le azioni per il sociale e far ripartire il Welfare calabrese. A tal proposito, nelle prossime settimane incontreremo alcuni candidati alle prossime elezioni regionali per sottoporre loro alcune questioni a noi care e per sondare i loro intenti al riguardo. Ci apriamo alla politica, dunque, ma vogliamo anche che il Welfare entri nell’agenda politica a pieno titolo”.