Guglielmelli: “Dalla Cgil accuse infondate, la Camusso intervenga”
“Non avrei mai voluto scrivere questa nota ma i toni usati dalla CGIL Calabria hanno superato ogni misura. Prima annunciano che vogliono picchettare le sedi del PD in perfetto stile fascista, poi minacciano di regalare al PD “una giornata indimenticabile” in occasione dell’Assemblea Nazionale del PD che si terrà a Dicembre a Reggio Calabria. Poi ancora si dilungano in argomenti di campagna elettorale circa il sostegno o il disimpegno di Matteo Renzi a favore di Mario Oliverio”. E’ quanto afferma Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del Pd Cosenza.
Per questo Guglielmelli si associa “alla richiesta formulata dalla Segreteria Nazionale a Susanna Camusso affinché intervenga verso quanti evidentemente hanno perso ogni senso del confronto democratico e della funzione del sindacato.
"Stiamo registrando una pagina buia. Qualcuno sta imponendo alla più grande organizzazione dei lavoratori una linea estremista, massimalista ed anche intimidatoria che è lontana anni luce dalla tradizione democratica della CGIL. Non possiamo più accettare che la disperazione e il disagio dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati vengano utilizzati per fini politici ed estranei al ruolo del sindacato. Per questo motivo domani inviterò la Segreteria regionale ad una riunione urgente per valutare ogni possibile azione a tutela del Partito. Come Federazione provinciale provvederemo a convocare tutti gli iscritti e gli elettori del PD iscritti anche alla CGIL per discutere ogni azione volta a tutelare anche la funzione e la dignità della CGIL, oggi calpestata da qualche dirigente che evidentemente ha perso la testa.
“La CGIL calabrese ha bisogno di una nuova direzione politica capace di respingere tentazioni settarie, deviazionistiche e bonapartiste che minano alle fondamenta la credibilità di tutta la CGIL nazionale. Sono sicuro che la stragrande maggioranza degli iscritti alla CGIL non condivide né i metodi né i toni usati nei comunicati stampa diramati in questi giorni e sono certo che insieme a loro potremo scrivere una nuova pagina del regionalismo calabrese a cominciare da una rivoluzione politica anche all’interno della CGIL finora incapace, per colpa degli stessi che oggi minacciano, violentano ed intimidiscono il PD, di aprire vertenze sindacali efficaci e lungimiranti a difesa dei lavoratori. Lo chiederemo direttamente ai lavoratori e alle lavoratrici se si sentono rappresentati da questo modo di fare sindacato o se invece preferiscono una rappresentanza sindacale efficace, di sinistra e moderna. Io da uomo di sinistra e da sempre legato alla storia, al presente e al futuro della CGIL mi batterò perché venga ridata, al mio sindacato di riferimento, dignità e funzione”.