Pd e Cgil sulle politiche di genere

Calabria Politica

“Il World Economic Forum ha pubblicato anche quest’anno il rapporto The Global Gender Gap Report 2013, uno studio che analizza la parità di genere nel mondo in base a quattro criteri principali: salute, formazione, lavoro e partecipazione nel sistema politico. Per il quinto anno, l’Islanda è considerato il Paese con la minore disparità di genere nel mondo, seguito da Finlandia, Norvegia e Svezia. Il nostro Paese ha fatto un piccolo progresso nel ultimo anno ed è in salita di nove posizioni, è ancora al 71esimo posto di 136, ma due posizioni dopo la Cina”.

E’ quanto sostengono Tonia Stumpo Conferenza Nazionale donne PD e Tiziana Ventura p. il Coordinamento Donne CGIL Crotone. “L’Italia continua la nota - è ancora molto lontana dal garantire la parità di diritti tra uomini e donne. La politica (44esimo posto) e la scuola (65esimo posto) sono le categorie con risultati più positivi, mentre la salute (72esimo posto) ed l’uguaglianza nel mercato di lavoro (99esimo) presentano dei risultati ancora molto negativi”.

Volendoci soffermare sul tema del mercato del lavoro e su quello della rappresentanza politica vi è che: In Italia l’occupazione femminile è pari al 46,8% contro l’obbiettivo voluto da Lisbona fissato al 60%, dove in Calabria è addirittura pari al 29,7%. In tema di rappresentanza politica la presenza di donne in parlamento è oggi pari al 30% (Camera 31,4% Senato 27,3%), in Calabria volendoci riferire ai Sindaci, a rivestire questo ruolo sono solo 17 donne su 409 Comuni, mentre nel Consiglio regionale della Calabria nessuna donna era lì seduta fino a quando le nuove elezioni Politiche (2013) spostavano le cristallizzate posizione di potere maschile presso i banchi del Parlamento.

Su questi temi intendiamo invitare la classe dirigente della Sinistra Calabrese a volersi immediatamente misurare, fissando da subito un tavolo di confronto per poter costruire insieme un progetto di sviluppo per il nostro territorio con effetti sull’intero Paese. Dopo il totale fallimento del Governo regionale del centro destra, a guida Scopelliti, è giunto il momento, da parte nostra, di dire cosa vogliamo fare per la nostra regione e per i Calabresi. Al futuro Presidente della ragione Calabria chiediamo di voler mettere in agenda per il tavolo “progressista calabrese” due punti, che consideriamo imprescindibili per costruire una Calabria migliore! E’ precisamente:

Vogliamo che si guardi alla Regione con gli occhi delle donne progettando una seria politica di sostegno allo sviluppo del lavoro per le donne e servizi a supporto dello stesso (v. nido), in un percorso di emancipazione, che significa anche rendere possibile e concreto un quadro di sviluppo economico. In una parola vogliamo affermare quello che è contenuto nel concetto di "womenomics" che significa aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, proprio da noi qui in Calabria, dove i tassi di partecipazione del lavoro femminile essendo molto bassi il suo incremento trainerebbe non solo l’economia Calabrese ma anche quella Italiana fuori dalle secche, per l’effetto moltiplicatore che lo stesso potrebbe avrebbe sull’intero circuito economico. Per la prima volta invertiremmo una tendenza: la Calabria diventerebbe orgogliosamente locomotore dell’economia e non ultimo vagone del treno.

Vogliamo che si sostengano le politiche di rappresentanza paritaria, che nella nostra regione significa chiedere che la legge sulla preferenza di genere ormai giacente da troppo tempo presso la prima commissione regionale (e lì assurdamente arenata), sia immediatamente approvata. La norma che segna a nostro avviso il grado civiltà di un territorio, dovrà essere la legge attraverso la quale verrà eletto il nuovo e futuro Presidente della regione, ciò al fine di consentire alla Calabria di vedersi parimente rappresentata da entrambi i generi nel futuro Consiglio Regionale, cosa che determinerà finalmente l’autentico rinnovamento della classe dirigente della nostra regione sempre millantato e mai realizzato.

Questo è quello che proponiamo - coonclude la nota - mettendoci a disposizione della realizzazione del progetto e della vittoria del Centro-Sinistra alle future elezioni Regionali".