La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro nell’arte, fotografia e femminismo negli anni settanta in Italia
L’Arte raccontata da donne attraverso i tormenti di tante altre donne-Artiste, nella cornice del vico dell’Onda n.1 giorno undici Novembre alle ore diciotto presso la fondazione Rocco Guglielmo la fondazione Mimmo Rotella ed il Rotary Club Catanzaro Tre Colli si terrà la presentazione di due recenti volumi che affrontano tale tematica: Arte, fotografia e femminismo in ITALIA negli anni Settanta di Raffaella Perna e il gesto femminista. La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro, nell’arte a cura di Perna e Ilaria Bussoni.
L’incontro propone una riflessione e una rilettura sul rapporto tra arte e femminismo in Italia negli anni Settanta, e la difficile recezione delle donne: l’incomprensione della critica, delle istituzioni del mercato sfociata nella creazione di gruppi autogestiti. La società contemporanea è abituata, da qualche decennio a vedere regolarmente figure femminili ricoprire ruoli spesso monopolizzati dagli uomini in ogni campo. E’ stato un traguardo conquistato con doppio impegno da parte della donna, se pensiamo che alla fine del XIX secolo e anche all’inizio del XX, la cultura che era richiesta ad una donna non andava oltre la capacità di tenere una …conversazione! Era ritenuto addirittura sconveniente che una donna si acculturasse o andasse al di là del ruolo assegnatole nell’ambito domestico. Tuttavia non sono mancate personalità femminili che si sono contraddistinte e imposte come protagoniste principali; strateghe, ricercatrici, umaniste, sante o muse ispiratrici. ARTISTE.
Donne capaci d’immolarsi a tale missione e pararsi i colpi avversari dietro l’armatura dell’ARTE tenendo alto lo scudo. L’impegno profuso, nel raccontare attraverso una delle forme più incisive, la scrittura ad opera delle due autrici Raffaella Perna e Ilaria Bussoni, corrisponde anche al dovere e responsabilità professionale che ogni intellettuale deve avere di riconsegnare alla storia una parte mancante e spesso bistrattata dal mondo dell’Arte, che permetta una lettura completa e approfondita dei grandi movimenti contemporanei , doti indispensabili per tenere viva la memoria di chi prima di noi ha marcato il territorio con tali azioni rivoluzionarie. Iniziativa culturale interessante nell’affrontare un tema così delicato ma importante fondamentale per conoscere distinguere ed apprezzare il ruolo, spesso marginale, della donna da una posizione insolita, strategica, significativa e significante per i giovani spesso infatuati da falsi miti vagano disorientati “viaggiando nel web”; è necessario mettersi a nudo nella vita reale, mettersi alla prova fallire! La società ci propone modelli vincenti da emulare, ma è meglio un “fallito” che un “falso vincente”. FORMAT decisamente attuale e appagante scrittura e fotografia! Espletate da donne assume doppia valenza.
Molte le ARTISTE di cui si racconta capaci di una scelta di vita radicale, in netta separazione dal “mondo umano maschile”. Spesso per aderire al percorso del proprio pensiero hanno rinunciato ad una “vita normale” quotidiana “domestica”, privilegiando la propria arte. CARLA LONZI ne è un esempio straordinario. Come critico d’arte e come femminista ha lasciato il segno: la prima a raccontare l’arte attraverso le interviste agli autori delle opere. MARINA ABRAMOVIC attiva nel campo della Performance Art il suo lavoro esplora la relazione tra performer e pubblico, i limiti del corpo e della mente. CINDY SHERMAN artista fotografa conosciuta per i suoi ritratti concettuali e la sua opera multiforme, ma sempre coerente. TINA MODOTTI fotografa rivoluzionaria combattente. FRANCESCA WOODMAN una tra le figure più emblematiche dell’arte degli ultimi trent’anni. Fotografa. GINA PANE intuisce il potere che ha il gesto di fare immagine. L’elenco è folto e molte tante sono le donne-artiste che hanno rivoluzionato attraverso il loro accanito impegno un modo “altro” di fare ARTE, solo attraverso la lettura di buoni testi è possibile approfondire le nostre conoscenze e attraverso le immagini fotografiche possiamo immortalare e tramandare il nostro vissuto! E come diceva la grande poetessa ALDA MERINI “L’arte è un mistero che ha le ali di farfalla”. Non rinunciamo a volare!