Emocontagiati, Nucera su indennizzi che la Regione ha tardato a pagare

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“Apprendiamo che finalmente, pochi giorni fa, sono stati corrisposti gli indennizzi relativi ai primi due bimestri del 2014 che la Regione ha tardato a pagare. Questo grazie solo alla tenacia e alle battaglie degli emocontagiati. – Lo scrive in una nota Giovanni Nucera, Vicepresidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria - Dopo i disastri causati dalla Giunta regionale che è stata sciolta, si chiede che si faccia, almeno sul diritto del malato, un atto di responsabilità e si provveda subito al pagamento di tutti gli arretrati.

I diritti dei malati, come espresso in altre occasioni, sono diritti inalienabili e sacrosanti, su cui non devono pesare atti d’irresponsabilità e colpe di una classe politica che è stata inadeguata e ha mantenuto solo i suoi odiosi privilegi. Provvedere subito al pagamento degli indennizzi è un dovere, considerando che si tratta veramente di un contributo esiguo, se si pensa al danno che queste persone hanno subito.

Un danno incalcolabile non solo in termini di salute, ma anche in termini morali, causato a oltre 1017 persone dall’inefficienza del servizio sanitario. Ci rivolgiamo direttamente alla Stasi, Presidente f.f. della Regione Calabria, affinché venga risolta la questione degli indennizzi non corrisposti nonché la questione della mancata rivalutazione dell’indennità integrativa speciale.

Un appello anche alle Istituzioni nazionali, affinché la spending review non si abbatta come una mannaia su quello che un diritto garantito dalla legge 210 del 1992 e non una scelta discrezionale. Si tratta di un indennizzo di 500-700 euro al mese, a seconda della gravità dei danni subiti, un contributo irrisorio per chi, a causa di trasfusioni o emoderivati infetti, ha subito un importante danno al proprio progetto esistenziale.”