Saracena: giornata caduti, il sindaco con gli studenti
Ha senso rievocare e promuovere la memoria storica se da essa possiamo tutti trarne messaggi e impegni nel presente e per il futuro. Senza retorica ma calando e vivendo nell'oggi il senso ed il valore del ricordo di quanto accaduto. È per queste ragioni che abbiamo voluto celebrare la Giornata dei Caduti di tutte le guerre il 9 novembre, nel 25esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Perché una terza e diversa guerra mondiale, come ci ricorda Papa Francesco, è già in atto in tutto il mondo e perché un nuovo muro di Berlino oggi è in Ucraina oggi è in Ucraina ed in tanti altri conflitti aperti nel mondo.
È, questo, il messaggio che il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi ha condiviso con gli studenti delle scuole medie nel suo intervento della cerimonia per la commemorazione solenne dei Caduti di tutte le guerre svoltasi ieri (domenica 9) giornata in cui è celebrato anche il 25° anno della caduta del Muro di Berlino.
"Abbiamo ricordato i caduti di tutte le guerre – ha dichiarato Gagliardi – in un giorno memorabile per ricordare chi ha conseguito il completamento del Risorgimento italiano. È importante soprattutto riflettere sulla inutilità del sacrificio di quelle persone perché una guerra del genere sarebbe dovuta essere da monito alle nazioni. I conflitti non sono mai serviti a nulla. Spargimento di sangue, dolori nelle famiglie, danni materiali e morali. Però, alla fine l’uomo casca sempre sullo stesso punto. Era d’obbligo una riflessione sulla 1° guerra mondiale – è andato avanti il Primo Cittadino – e su quella che è stata la guerra di liberazione del 1945 e sull’unificazione dell'Europa. Purtroppo i conflitti continuano ad esserci. Non c'è la 3° guerra mondiale – ha precisato il Sindaco – ma come diceva Papa Francesco è in atto già da decenni perché in ogni parte del mondo, anche in queste ore, ci sono conflitti. Per questo motivo ho voluto citare il film di Ermanno Olmi " Torneranno i prati” che propone diverse riflessioni sulla tragicità della guerra e le sue conseguenze e, anche sulla diversità di oggi rispetto a quella di eri. È il clima culturale che è cambiato – ha concluso Gagliardi – quindi bisogna ricordare i Caduti per due motivi: il primo per dire no alle guerre e il secondo per ripudiare ogni forma di violenza".
Oltre al Sindaco erano presenti il Vicesindaco Antonio Di Vasto, l’assessore al turismo culturale e delle tradizioni Elisa Montisarchio, il Dirigente scolastico Prof. Walter Bellizzi, le professoresse Isabella Alfano e Domenica Cirigliano e gli studenti di terza media che hanno letto riflessioni . Alla cerimonia hanno preso parte anche i carabinieri, la Polizia Municipale e, il Presidente dei reduci combattenti Domenico Puliese.