Caso Giulia Montera. Unalottaxlavita: “Per il 118 il rianimatore è un optionial”
"Il servizio di emergenza 118 e’ ormai diventato il fulcro del sistema di soccorso sanitario, vera ancora di salvezza per chi, per innumerevoli ragioni, si trova in difficoltà o, nei casi più gravi, a lottare tra la vita e la morte." Lo si legge in una nota dell'associazione Unalottaxlavita onlus di Corigliano Calabro.
"Non e’ purtroppo così all’ asp di Cosenza. Chiamare la centrale operativa del 118 - continua la nota - richiedendone l’ intervento anche a Corigliano Calabro e’ possibile, ma se chiedi, data la gravita’ del caso, un rianimatore a bordo la risposta è- non esiste - . Non è una scena di un film di fantascienza od una barzelletta ma la realtà che si vive in Calabria, in provincia di Cosenza, a Corigliano Calabro. Domenica 9 Novembre 2014 ore 16 circa, in vico 3 Rimembranza a Corigliano Calabro abita una bambina vittima di mala sanità.
Trattasi della piccola Giulia Montera di quattro anni e mezzo, purtroppo nota alla cronaca nazionale causa l’ origine della sua patologia. E’ così per presunta negligenza medica e tardiva o peggio per omissione diagnostica terapeutica, il giudice nei giorni scorsi ha predisposto l’ incidente probatorio dopo due richieste di archiviazione da parte del pm rigettate e dopo la richiesta del giudice di cambio ctu.
A questo indirizzo sopra specificato le cose non vanno bene per la piccola sfortunata la quale, grazie all’ intervento dei genitori , e’ gia’ stata posta sotto regime di ventilazione assistita. Ma tanta e’ la certezza dei genitori che le cose anche stavolta non andranno bene, che papa’ Gabriele visto una co2 che non vuole abbassare chiama la centrale operativa del 118 richiedendo l’ intervento dell’ ambulanza con rianimatore a bordo".
"Ecco puntuale la beffa nella tragedia, - afferma ancora Unalottaxlavita onlus - il 118 di Corigliano non prevede il rianimatore a bordo. Gli animi si surriscaldano per questa ennesima falla del sistema sanitario Calabrese, ma per fortuna e’ gia’ in loco una pattuglia dei carabinieri precedentemente allertata da papa’ Gabriele certo da li’ a poco dell’ ennesima amara delusione.
La famiglia Montera non e’ nuova alla mala sanita’ Calabrese. Giulia continua a non abbassare il livello di attenzione, il 118 puntuale giunto sul posto non puo’ che prendere atto della situazione, constatare che al momento Giulia Montera non puo’ essere trasportata, ma piu’ di allertare la centrale e confermare la necessita’ del rianimatore a bordo altro non puo’ fare, ha le mani legate, se non sperare ed attendere.
Passano circa due ore per vedere in vico 3° Rimembranze giungere una seconda ambulanza, trattasi dell’ associazione Misericordia di Trebisacce, con il rianimatore a bordo il quale verifica lo stato della piccola e da’ i primi soccorsi necessari. Finalmente dopo aver tolto a Giulia il collegamento con la macchina di ventilazione, sono ormai trascorse le necessarie oreminime di ventilazione, ed ilquadro generale sembra permetterlo, si predispone il ricovero in ospedale per accertamenti. I polmoni di Giulia tornano a fare i capricci, necessita’ il ricovero".
"Ma dove? Il Guido Compagna non ha rianimazione pediatrica, ma neanche la “vicina“ - 87 km la distanza – Cosenza ha una rianimazione pediatrica . Giulia Montera necessita di un polo specialistico, ecco allora la notizia che occorre trasferire a Palermo, al Di Cristina, la bambina. Intanto arriviamo alle 23.30 , orario in cui l’ ambulanza, trattasi della Misericordia di Trebisacce, unica forse attrezzata o peggio disponibile per compiere il trasporto, accende i suoi motori e con personale del 118 qualificato e preparato parte alla volta di Palermo per questo ennesimo viaggio della speranza di Giulia. Giulia Montera arriva a Palermo dove presteranno da subito adeguati soccorsi alle ore 4.30 a.m. di lunedi 10 Novembre 2014.
Per papa’ Gabriele Montera e’ fantascienza ciò che e’ accaduto, non e’ concepibile come nel 2014, in una provincia come quella di Cosenza, il 118 di Corigliano non abbia il rianimatore a bordo di un’ ambulanza chiamata per un caso grave di una paziente celebrolesa portatrice di tracheostomia sottoposta a regime di ventilazione.
Non si può operare in queste condizioni, chiosa papa’ Gabriele che stavolta difende i sanitari, i medici del locale 118 di Corigliano e l’ intera equipe medica che và da quella in servizio al pronto soccorso del Guido Compagna fino all’ unità operativa di radiologia a dir di Gabriele Montera hanno in questa occasione gestito al meglio la situazione, ma purtroppo i miracoli non sono cosa a loro affidata. Bisogna cambiare il sistema, ed e’ per questo che Gabriele Montera preannuncia al suo rientro a Corigliano, si ci augura insieme alla sua bambina, di voler denunciare alla magistratura l’accaduto, che per ora si è risolto per fortuna senza nessuna grave complicazione.
Ma fino a quando sarà possibile tutto ciò? Speriamo che - conclude l'associazione - Papa Francesco porti Giulia sembre tra le sue braccia e la protegga. Crediamo ci sia la necessita’ che la politica e le istituzioni intervengano in tale direzione e lo facciano da subito, agli ammalati non servono strutture mega galattiche ma la qualita’ dei servizi e la professionalita’ degli operatori."