Cosenza, Congresso sulla Malattia Cerebrovascolare
La patologie cerebrovascolari, in particolare l’ictus cerebrale, rappresentano In Italia e nel mondo la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori e la prima causa di disabilità. Si prevede che nel 2020 la mortalità per ictus (stime per aa 2005 hanno attribuito all’ictus cerebrale 6 milioni di morti all’anno) sarà duplicata a causa dell’aumento dei soggetti anziani. In Italia si verificano circa 196.000 ictus di cui di cui l’80% nuovi episodi e il 20% è costituito da recidiva (39.000). Nella popolazione anziana italiana (65-84 anni) il tasso di prevalenza è pari a 6,5% lievemente superiore nei maschi (7,4%) rispetto alle femmine (5,9%). In particolare, nell’anziano la malattia cerebrovascolare è la seconda causa di demenza dopo la demenza di Alzheimer.
Una corretta prevenzione può ridurre l’insorgenza e la ricorrenza di eventi cerebrovascolari con una riduzione della spesa socio-sanitaria.
In particolare, nel genere femminile la loro incidenza e mortalità, dopo gli 80 aa, supera quella del carcinoma mammario.
Fino all’età di 75 anni, l’incidenza di ictus nelle donne è inferiore rispetto agli uomini, mentre risulta essere pari nel periodo dai 75 agli 84 anni e addirittura maggiore dopo gli 85. Superata la predetta soglia di età, ogni anno nella popolazione femminile si registrano circa 55.000 casi di ictus in più rispetto agli uomini. Le donne hanno una percentuale di mortalità più elevata (l’ictus cerebrale è la terza causa di morte nelle donne), e in caso di sopravvivenza, hanno un livello di disabilità residua più importante e sono più istituzionalizzate sia per la maggiore disabilità sia perché nelle donne dopo gli 80 anni le demenze vascolari sono la prima causa di demenza. Nella donna giovane sono particolarmente frequenti due fattori di rischio: l'emicrania e l'assunzione di contraccettivi orali. Questi ultimi rappresentano un fattore di rischio basso, potenziato, tuttavia, da altri fattori di rischio vascolare, in particolare il fumo e l’ipertensione arteriosa. Inoltre, nelle donne affette da emicrania con aura in età riproduttiva è sconsigliato l’uso di contraccettivi orali e risulta di fondamentale importanza un trattamento preventivo degli attacchi emicranici. Il postpartum resta un periodo a rischio vascolare e l'eclampsia resta la prima causa di episodi vascolari cerebrali anche durante la gravidanza. Inoltre, esistono delle differenze di genere non solo per quanto riguarda un trattamento di prevenzione farmacologico, ma anche chirurgico ed endovascolare per la malattia cerebrovascolare.
Di questi ed altri argomenti di discuterà nel Congresso sulla Malattia Cerebrovascolare che si terrà a Cosenza presso Hotel Royal dal 28 al 29 novembre 2014 (per informazioni: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ; responsabile scientifico: dott. Antonio Siniscalchi) Nel corso del Congresso si discuterà anche delle recenti indagine neurosonologiche e strumentali per una sempre più accurata diagnosi dell’Ictus e delle complicanze neurologiche post-ictus, quali epilessia, depressione e demenza.