Il peperoncino Jazz Festival conquista le Terme Luigiane
Dopo il grande successo di pubblico conseguito nelle numerose tappe fin qui realizzate in giro per il territorio provinciale, ieri sera un altro "tutto esaurito" ha sancito il più che positivo esordio del Peperoncino Jazz Festival (rassegna itinerante nelle più belle località del Cosentino organizzata dall'Associazione Picanto sotto la direzione artistica di Sergio Gimigliano che, alla sua 9° edizione, si sta confermando essere uno degli appuntamenti culturali e turistici più importanti dell'estate calabrese) all'interno dell'importante contesto delle Terme Luigiane.
Ospitato nel suggestivo scenario del Parco "Acquaviva", il concerto ha avuto come protagonista l'incredibile pianista DANILO REA, unanimemente considerato uno dei portavoce del jazz italiano nel mondo e uno dei migliori pianisti jazz del panorama europeo e, al contempo, musicista ricercatissimo anche in ambito pop (è da più di dieci anni il pianista di fiducia di Mina e collabora assiduamente anche con Claudio Baglioni, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Adriano Cementano e tanti altri).
Nel corso della serata il talentuoso musicista vicentino (romano d'adozione) ha dato un saggio della sua abilità improvvisativa con una esibizione ispirata dalla totale libertà del "piano solo" che è risultata una perfetta commistione di stili musicali ed è stata caratterizzata da accattivanti interpretazioni di brani di musica leggera splendidamente riarrangiati in chiave jazz, dando prova del fatto che quando il musicista è di alto livello, il linguaggio jazzistico riesce ad applicarsi perfettamente anche ad un repertorio ad esso del tutto estraneo.
Così, per circa un'ora e mezza, Rea ha divertito e coinvolto il pubblico spaziando da brani storici dei Beatles (primo fra tutti "Lady Madonna") al songbook di uno dei cantautori italiani più amati di sempre: Fabrizio De André (proponendo i più famosi successi del grande cantautore genovese, da "La Canzone di Marinella" a "Bocca di Rosa", da "Il Pescatore" ad "Amore che vieni, Amore che vai"), fino ai grandi classici di Gino Paoli (come "Il cielo in una stanza" e "Sapore di Sale"), passando anche per la musica brasiliana (brani come "Tico Tico" e la splendida "Che sarà", resa famosa in Italia da Fiorella Mannoia) e per le arie di musica lirica (dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni alla celeberrima "Vincerò").
I numerosi presenti, letteralmente rapiti dalle note del grande pianista, dopo circa un'ora e mezzo di spettacolo scandito da applausi scroscianti alla fine di ogni medley, hanno tributato il famoso jazzista con una vera e propria standing ovation, richiedendo a gran voce un bis, e sono stati accontentati da Rea, che ha proposto un dolcissimo medley finale dedicato alla musica napoletana chiudendo il concerto in grande stile con memorabili versioni delle famosissime "Resta cù me" e "O Sole Mio".
Alla fine del concerto, fortemente voluto dalla Presidente Sonia Ferrari e da tutto il Consiglio di Amministrazione della Sateca (Società che gestisce le Terme Luigiane) e inserito all'interno della XVI edizione di "Zolfo e Malìe", evento diretto da Vincenzo Ziccarelli, come da tradizione del Peperoncino Jazz Festival è stato dato spazio alle degustazioni enogastronomiche, con la possibilità per gli spettatori di assaggiare gratuitamente il Nuovo Calabria IGT prodotto delle Cantine Solenero (degustazione a cura della FISAR di Cosenza coordinata da Tommaso Caporale), in accompagnamento a prelibati prodotti tipici calabresi.
E per chi si fosse perso l'appuntamento di ieri, si ricorda che il Peperoncino Jazz Festival andrà avanti, con la stessa formula, fino al 25 di agosto, proponendo in cartellone ancora tante serate da non perdere, di cui saranno protagonisti artisti del calibro di Luigi Negroni, Pino Daniele (concerto a cura della Fondazione Lilli), Roberto Gatto in trio con Daniele Scannapieco e Luca Mannutza, Luca Aquino & Roberto Cherillo, Stefano Giuliano e Leonardo Gambardella, Pietro Condorelli & Picanto All Star e il quartetto di Umberto Napolitano con ospite il sassofonista americano Eric Daniel.