Progetto attentato pm Bruni, la solidarietà di Molinari (M5S)
“Il PM della DDA di Catanzaro Pierpaolo Bruni è una persona scomoda, è risaputo. Ci sono persone che, senza clamore, fanno il loro lavoro in modo limpido e senza dare adito a dubbi. Sono queste persone ad essere le più scomode per quel sistema monolitico del malaffare che sembra difficilmente attaccabile in Calabria - come nel resto d’Italia - e che unisce la ‘ndrangheta con fette compromesse della cosiddetta società civile, che - poi - così civile non è. Sono queste persone, la cui modestia e riservatezza è direttamente proporzionale alla loro inflessibilità professionale, a fare paura alle consorterie criminali; e quelle del crotonese, del vibonese e del cosentino conoscono bene questo magistrato”. E’ quanto dichiara Francesco Molinari, deputato del Movimento 5 stelle.
2Un magistrato che già nel 2006 è stato fatto oggetto di un’azione criminale per la sua eliminazione, prontamente sventata dalle Forze dell’Ordine, e contro il quale fu - in seguito - pure scoperto un piano per attentare alla sua vita. Per arrivare all’anno scorso, quando diedi - da buon ultimo, vista l’inaspettata apertura della mia parentesi politica - solidarietà per l’ennesimo gesto intimidatorio avente vigliaccamente ad oggetto la sua famiglia (dato che non erano riusciti a raggiungere lui).
“A distanza di un anno, occorre registrare nuovi timori, dettati dalle voci inquietanti provenienti dal “fronte” del carcere, dalle quali sembra emerga contro di lui la pianificazione di un attentato sulla S.S.107, dettato dalla volontà della ‘ndrangheta di riaffermare la propria supremazia territoriale.
“La forza di questi tutori della legalità è la forza dello Stato e se questa società può riporre ancora fiducia nei suoi umili servitori vuol dire che ci sono speranze, assai fondate, di vittoria della giustizia e, quindi, speranze per questa terra. Bisogna proteggere, allora, questi PM, Bruni come Di Matteo come ogni altro magistrato che vede nella lotta al sistema colluso del malaffare il suo unico obiettivo. Ed è per questo che, fuori da ogni logica di parte e di convenienza politica, sosterrò la necessità della società - quella veramente civile - di fare scudo a questi uomini e, ogni volta che se ne ravveda motivo di pericolo, ammonirò il Ministro degli Interni sui pericoli che possano correre e chiamerò e mi unirò alla solidarietà verso di loro.
“Sono meridionale e so quale può essere l’importanza dell'uomo che non si piega e la solitudine che si vive quando ci si schiera contro le logiche della comoda convenienza del “lasciar vivere”.