Verdi Rossano: “Aderiamo alla festa dell’albero contro la cementificazione dei territori ”
Piena e completa adesione dei Verdi di Rossano alle iniziative promosse in città in occasione della Festa Nazionale dell’Albero. Una festa che si rivolge a tutti per sensibilizzare contro l’abusivismo edilizio e la cementificazione dei luoghi urbani. Una serie di iniziative da nord a sud che coinvolge principalmente ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle elementari.
“In questa occasione – è scritto in una nota del partito - come Verdi ci siamo recati presso la scuola dell’infanzia di Contrada Crosetto e insieme ai bambini e all’entusiastico supporto delle maestre abbiamo messo a dimora un albero di Ibiscus. Sotto gli occhi curiosi attenti dei bambini abbiamo spiegato assieme ad un genitore, che i bambini chiamavano il “dottore delle piante”, che l’albero per vivere andava messo a dimora per far crescere le sue radici nella terra. Inoltre abbiamo affidato a loro il compito di assicurare al futuro albero, ufficialmente adottato dalla scuola, la luce e l’acqua necessarie ad una crescita sana e rigogliosa. E’ necessario infatti iniziare fin dai primi anni di età a sensibilizzare i bambini, cittadini di domani, su tematiche importanti del nostro territorio.
“In tal senso abbiamo abbracciato quest’iniziativa così come abbiamo fatto nei mesi scorsi, presso l’istituto di Gran Sasso, sul tema dei rifiuti e sull’importanza del riciclo e raccolta differenziata. Partiamo dalla giornata dell’albero per diffondere l’idea di una necessaria tutela del patrimonio boschivo. Non possiamo non chiederci, a tal proposito, dove fossero le sensibilità ambientaliste che oggi molti candidati alle regionali sbandierano ai quattro venti quando grazie a tagli ed incendi questo patrimonio si polverizzava e noi chiedevamo più controlli. Oltre a noi VERDI nessuno ha fatto cenno alla legge 10/2014 che prevede il censimento degli alberi monumentali, strumento utile a frenare la cementificazione selvaggia dei territori e il conseguente aumento del rischio idrogeologico. Soprattutto in un territorio come il nostro che presenta un rischio davvero elevato. Per non parlare della svalorizzazione che l’edilizia selvaggia produce.
“Continuiamo ad auspicare dunque un cambio di tendenza: riscoprire e rimettere a nuovo quei vecchi palazzi che custodiscono la storia della città di Rossano e riportarli in vita dando opportunità lavorative ai tanti giovani disoccupati, soprattutto quelli specializzati nel settore dell’urbanistica, rompendo con le lobby che danno lavoro sempre ai soliti noti”.