Tropea: arrestato il nipote di Giuseppe Accorinti di Zungri, è accusato di tentato omicidio
La tarda sera del 27 giugno 2014 dei viaggiatori che percorrevano la Strada Provinciale SP 33 che collega San Calogero a Rombiolo, hanno trovato riverso a terra ed in una pozza di sangue un uomo di circa trant'anni. Allertati subito i soccorsi, il malcapitato è stato trasportato all’Ospedale di Vibo dove è stato operato d’urgenza: dopo si è accertato che era stato ferito alle gambe da diversi colpi d’arma da fuoco.
Immediatamente, i Carabinieri della Stazione di Rombiolo e del Nucleo Operativo della Compagnia di Tropea, hanno iniziato ad approfondire la vita privata della vittima, B.E., 32 anni. Sarebbe emerso che la sera dell’agguato, l’uomo avrebbe tentato degli approcci espliciti per ottenere i favori sessuali di una ragazza di Rombiolo, il tutto attraverso delle conversazioni tramite la chat privata di “Facebook”. Durante quei giorni, e dopo il ferimento, il fidanzato della ragazza si sarebbe poi reso irreperibile.
La latitanza volontaria del giovane è durata pochi mesi, perché questo pomeriggio è stato rintracciato a bordo di una Fiat 500 a Briatico Giuseppe Barbieri, 22enne di Pannaconi di Cessaniti. Il giovane è nipote di Giuseppe e Pietro Accorinti, di Zungri, tutti soggetti noti alle Forze dell’Ordine. Bloccato e condotto presso la Compagnia Carabinieri di Tropea, Barbieri è stato dichiarato in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Ordinario, Ufficio GIP di Vibo Valentia. Espletate le formalità di rito e condotto presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, nei prossimi giorni dovrà rispondere di tentato omicidio e possesso illegale di arma comune da sparo.