Comitato pro Serre: “Il Comune pubblichi le analisi dell’acqua non potabile”

Vibo Valentia Attualità

“Il sindaco faccia chiarezza una volta per tutte sulla questione dell’acqua a Serra San Bruno e renda note le analisi dettagliate per capire effettivamente di quanto i valori anomali riscontrati si discostano da quelli previsti dalla normativa vigente”. E’ quanto chiede il Comitato civico pro Serre in merito alla potabilità dell’acqua del comune di Serra San Bruno.

“Abbiamo appreso direttamente dall’albo pretorio dell’ente, che il primo cittadino, Bruno Rosi, ha emesso un’ordinanza di non potabilità che riguarda la quasi totalità dell’acqua che viene erogata alla comunità. Gli esiti dei prelievi effettuati il 20 ottobre scorso, (resi noti però soltanto dodici giorni dopo) ci dicono, infatti, che sarebbero emerse criticità in merito ai campioni prelevati sia dai serbatoi comunali di “Ninfo” e “Guido”; sia soprattutto per l’acqua erogata dalla Sorical Spa dal serbatoio di località “Timpone Tondo” che a sua volta si approvvigiona dal famigerato invaso Alaco. Le maggiori preoccupazioni dei cittadini fanno infatti riferimento ai campioni acquisiti da tre diverse fontane pubbliche ubicate in pieno centro cittadino e che erogano, chiaramente, la stessa acqua che arriva nelle abitazioni di Serra San Bruno. Proprio per quel che concerne quindi l’acqua erogata dalla Sorical, i rilievi resi pubblici solo parzialmente dal Comune, hanno evidenziato una quantità di cloro (che, come è noto, viene usato massicciamente nei processi di potabilizzazione spinta) superiore rispetto a quanto prescritto dal D.Lgs. 31/2001. Ma, ancora una volta, la quantità riscontrata in eccesso non viene però resa nota, né sono stati pubblicati tutti i prospetti analitici afferenti alle analisi.

“Proprio in merito all’emergenza divenuta ormai cronica dell’acqua potabile/non potabile, di fronte alla quale ciclicamente la cittadinanza si vede costretta a trovare forme di approvvigionamento domestico alternativo, di conseguenza, risulterebbe adeguato che il sindaco Bruno Rosi, quanto meno, si convincesse a rendere effettivamente pubbliche le analisi riportando i riferimenti analitici dettagliati, sia in merito alle componenti microbiologiche che fisico-chimiche dell’acqua. In tal senso, è risultato ambiguo che nell’apposita sezione “Analisi delle Acque”, come riscontrabile sul sito istituzionale del Comune di Serra San Bruno, non vengono riportati i riferimenti particolareggiati delle analisi addirittura da un anno e mezzo, precisamente dall’1 agosto 2013.

"Sarebbe utile, di contro, raccontare tutta la verità ai cittadini anche in merito ai campionamenti del 20 novembre scorso, per capire effettivamente di quanto i valori anomali riscontrati si discostino da quelli previsti dalla normativa vigente. Si tratterebbe di una prassi di buona amministrazione dovuta, visto che la questione “Acqua potabile”, a Serra e non solo, emerge come un tema ricorrente e sempre attuale, che potrebbe – alla luce soprattutto del sequestro dell’invaso Alaco operato dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia – arrecare gravi danni alla salute dei cittadini”.