Crisi: Bankitalia, Pil Sud in calo del 13,5% in sei anni

Calabria Attualità

Il Pil delle regioni del Mezzogiorno è calato del 13,5% negli anni che vanno dal 2007 al 2013. Lo rileva la Banca d'Italia in un rapporto sulle economie regionali. "Le due recessioni che hanno colpito l'economia italiana negli ultimi 6 anni hanno interessato i diversi territori in maniera non omogenea - si legge nel rapporto - nel biennio 2010-2011, mentre il Centro Nord recuperava, nel Mezzogiorno il prodotto continuava a contrarsi".

"Il biennio successivo, caratterizzato da una forte flessione della domanda interna, ha visto un calo del prodotto più forte nel Mezzogiorno: nel 2013 il PIL vi risultava inferiore al livello del 2007 del 13,5 per cento, a fronte di una contrazione del 7,1 nel Centro Nord. Su tali dinamiche ha inciso la diversa struttura economica, nel Mezzogiorno meno aperta alle esportazioni e più dipendente dall'attivita' dell'operatore pubblico". Tra il 2007 e il 2013, la spesa per consumi delle famiglie meridionali è calata più di quella del resto del Paese, rileva ancora il rapporto di Banca d'Italia. "Per tutto il periodo considerato, il calo dei consumi delle famiglie meridionali è stato superiore a quello del loro reddito disponibile; nel resto del Paese solo a partire dal 2012 la caduta dei consumi è stata superiore a quella del reddito disponibile, negli anni precedenti i consumi erano stati sostenuti da una riduzione del risparmio. La ricchezza (reale e finanziaria) delle famiglie meridionali, che risulta, in termini pro capite, strutturalmente inferiore a quella delle famiglie settentrionali, è diminuita nel periodo di crisi meno intensamente rispetto al Centro Nord, risentendo della maggiore incidenza delle attività reali rispetto a quelle finanziarie e, tra queste ultime, di quelle a basso rischio".

Il Mezzogiorno tuttavia, sottolinea il rapporto di via Nazionale, "si caratterizza per una minore incidenza del numero di famiglie indebitate e del peso dell'indebitamento sul reddito disponibile. Il grado di vulnerabilità finanziaria delle famiglie meridionali è superiore rispetto a quelle del Centro Nord. La qualità dei prestiti alle famiglie, già peggiore prima del 2007 nel Mezzogiorno, si è deteriorata nel periodo 2010-2013 in maniera più intensa nelle regioni meridionali". (AGI)