Regione, arrivano gli aiuti alle piccole imprese: anche una tantum a fondo perduto
Duemila euro una tantum a tutte le imprese ma anche un contributo mensile per sostenere i costi aziendali del lavoro. Ne avranno diritto tutte le microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi che al 31 dicembre scorso risultino attive e con sede operativa in Calabria.
Queste alcune delle misure che sta predisponendo la Regione, nell’ambito del cosiddetto “Riparti Calabria” (QUI), per sostenere le attività locali nella cosiddetta “fase 2” dell’emergenza Covid e far fronte ai forti disagi economici imposti dal forzato lockdown.
I contributi, nelle intenzioni, dovranno essere veloci: gli interessati dovranno presentare una specifica richiesta tramite una apposita piattaforma informatica a cui l’ente risponderà per Pec e, se arriverà l’ok, gli importi saranno accreditati direttamente sul conto corrente dell’impresa con un bonifico bancario.
Nel complesso la misura prevede interventi per 40 milioni di euro, equivalenti all’erogazione di 20mila bonus sull’intero territorio regionale, seguendo l’ordine cronologico delle richieste pervenute.
La stessa, inoltre, è cumulabile con tutte le indennità e agevolazioni emanate a livello nazionale sempre per far fronte all’attuale crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza.
In pratica, la domanda potrà essere inoltrata direttamente dalle aziende o da intermediari qualificati sulla piattaforma web. Tra le misure previste, come dicevamo, anche un contributo mensile per sostenere i costi aziendali del lavoro, denominato “Lavora Calabria”.
Si tratta di un contributo mensile, della durata tra i 5 o 6 mesi, ma comunque fino al prossimo 31 dicembre: un importo “flat”, sulla base del 66% degli occupati dichiarati.
Una misura che ha lo scopo di preservare i livelli occupazionali pre Covid e che viene messa a sistema con l’intervento di cassa integrazione straordinaria attivata a livello regionale.
Possono accedere al bonus le microimprese e Pmi artigiane, commerciali, industriali e di servizi appartenenti al tessuto economico regionale.
Il bonus è concesso nella forma di un contributo all’occupazione in ragione di 250-350 euro per ogni addetto in forza lavoro moltiplicato per un fattore di correzione.
Sulla misura sono previsti interventi per 80milioni di euro, equivalenti all’erogazione di circa 300mila voucher occupazionali sull’intero territorio regionale, seguendo l’ordine cronologico delle richieste pervenute.