Mastroianni: vicenda Icom, finalmente emergono verità e responsabilità
“In queste settimane mi sono chiesto più volte come mai il Sindaco Speranza non riteneva di procedere con un ultimo tentativo per trovare un accordo con la Icom per evitare al Comune ed alla collettività di pagare la cifra che si va concretizzando a favore di detta società e che probabilmente supererà i venti milioni di euro di risarcimento”. E’ quanto scrive Nicola Mastroianni.
“La risposta al mio interrogativo – continua la nota - è in un atto amministrativo di inizio 2008 che, debbo dire, ha anche parzialmente cambiato il mio giudizio sul comportamento fin qui tenuto dall’Ing. Floriano Noto che conoscendolo, fino a questo punto avevo ritenuto spropositato e fuori luogo.
Ma per tornare al fatto, all'interno del fascicolo che in questi ultimi giorni ho consultato negli uffici comunali ho trovato la delibera di giunta con cui l'Ente proponeva alla Icom di cambiare l’area acquistata in località Stretto con un'altra, di uguale superficie, posta a ridosso dello svincolo autostradale lametino all'interno della vasta aerea di contrada Rotoli.
Una proposta sensata che rispettava la programmazione urbanistica della città, che consentiva alla Icom l'investimento e che conseguentemente evitava il danno e quindi la pretesa al risarcimento in sede giudiziaria.
Finora avevo ritenuto, ma con me tutti gli ambienti della città compresi quelli politici, che questa proposta non avesse avuto risposta ed invece, in data 15.1.2008, con una lettera raccomandata firmata proprio dall’Ing. Floriano Noto, la Icom accoglieva nella parte normativa la proposta ma richiedeva un aumento del terreno da acquisire pari al doppio rispetto a quello proposto dal Comune.
Una richiesta eccessiva forse ma io direi fino ad un certo punto visto che il Comune ha acquisito il terreno di Rotoli a 8,79 euro/mq mentre ha espropriato per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, in prossimità di quello della Icom, ad euro 21.97 a mq.
Ora è evidente che la differenza di circa 13 euro a mq. che risulta matematicamente a favore della Icom non è reale per il tempo trascorso e la diversa valutazione del valore di esproprio, ma è abbastanza pacifico che una certa differenza esisteva anche nel 2008 ed era a favore della società del gruppo Noto.
A ciò, ovviamente và aggiunto il corrispettivo del risarcimento del danno, già certo nel 2008, ed oggi quantificato nella cifra sopra richiamata (oltre 20 milioni di euro).
Ma il punto non riguarda solo la convenienza dell'accordo e a questo punto allora mi chiedo come mai il Sindaco non abbia intavolato una trattativa negoziale, non abbia informato gli organi istituzionali (Giunta e Consiglio comunale) e la città della proposta, perché non abbia avvisato neanche i propri uffici visto che nelle difese del Comune in giudizio i nostri avvocati hanno contestato alla Icom di non aver risposto alla offerta (facendo una bruttissima figura) dell'Ente, perché, in altri termini, non si è attivato un percorso democratico e trasparente per arrivare ad una scelta condivisa ma tutto è rimasto nascosto tranne alcuni accenni che solo oggi comprendiamo.
Oggi il Sindaco, non sappiamo se anche la Giunta del tempo e quali uffici, portano la responsabilità quindi di una scelta sbagliata e solitaria che la città pagherà assai cara e per la quale non ci sono davvero giustificazioni tanto sul piano politico quanto sul piano delle responsabilità individuali in sede civile e penale sulla vicenda.
Per quanto mi riguarda i fatti sono di una gravità inaudita e, pertanto, tutte le perplessità che in più occasioni ho avuto modo di manifestare pubblicamente sulla vicenda Icom oggi trovano compiuta fondatezza e per le quali mi riservo di riferire all’autorità giudiziaria a tutela dell’Ente e della comunità lametina.
Nei prossimi giorni incontrerò l’Ing. Floriano Noto a cui mi sento di dovere delle scuse pubbliche e, nell’occasione, rivalutare l’invito a definire il contenzioso con l’Ente e mantenere il programma di investimento nella città lametina”.