Umg: ottimo riscontro per il corso di laurea Magistrale in Ingegneria biomedica

Catanzaro Attualità

Il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro ha registrato un ottimo risultato con oltre 40 immatricolazioni. Il numero degli studenti attualmente iscritti è in linea con quello di alcune delle maggiori Università italiane dove, nei primi anni di attivazione, gli immatricolati non superavano le cinquanta unità. Il nuovo Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica, attivato durante lo scorso mese di ottobre con l’avvio di due corsi per il primo semestre (‘Infrastrutture di calcolo e algoritmi efficienti per la biologia e medicina’ e ‘Biomacchine’ tenuti rispettivamente dai professori Mario Cannataro e Gionata Fragomeni) completa ulteriormente l’offerta formativa dell’Ateneo catanzarese. Le iscrizioni al CdL resteranno aperte fino al 31 Dicembre 2014, per cui il numero di studenti è destinato ad aumentare, in virtù dell’afflusso di alcuni dei laureati della seduta di Laurea prevista per metà Dicembre e di coloro che decideranno di iscriversi negli ultimi giorni, anche provenienti da altre realtà universitarie (si ricorda che, come da direttiva ministeriale, il corso può avere un numero massimo di ottanta studenti).

L'iter accademico, che ha condotto al completamento della proposta di attivazione del Corso di Laurea Magistrale è stato avviato dal Rettore dell’Università di Catanzaro, Prof. Aldo Quattrone, e completato in tempi brevi grazie ad un notevole lavoro di squadra che ha visto protagonisti, tra gli altri, il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Prof. Rosario Maselli e il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Prof. Francesco Saverio Costanzo, i quali si sono attivati per eseguire, in tempi rapidi, i passi necessari in seno agli organi competenti (Consiglio di Scuola, Consiglio di Dipartimento, Senato Accademico).

La Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica rappresenta un passo importante, al fine di assicurare un percorso formativo completo ed omogeneo agli studenti dell’ateneo Catanzaro;va inquadrata, infatti, nell’insieme dell’offerta formativa nel settore dell’Ingegneria Biomedica, che l’Università Magna Graecia ha sin dai primi anni voluto il più completa possibile, e che comprende la Laurea Triennale in Ingegneria Informatica e Biomedica, la neonata Magistrale, alcuni Master professionalizzanti, svolti in collaborazione con le più importanti aziende nazionali del settore, e il Dottorato di Ricerca. Questo percorso formativo metterà gli studenti nelle condizioni di affermarsi in realtà aziendali, nella libera professione o nella ricerca scientifica/industriale.

La Laurea Magistrale in Ingegneria informatica e biomedica è articolata in un biennio di approfondimento durante il quale, partendo dalle ampie basi scientifiche e tecnologiche del triennio, lo studente acquisirà familiarità con le metodologie e le tecnologie più avanzate nel campo della Bioingegneria, spaziando dai sistemi informativi sanitari alla robotica medica, dalle nanotecnologie alle tecniche avanzate di bioinformatica e di elaborazione di immagini biomedicali. Essa rappresenterà anche una valida alternativa di specializzazione per Ingegneri laureati in altri settori, grazie alla notevole interdisciplinarietà delle materie che compongono il piano di studi. Infine, quegli studenti che durante il biennio avranno maturato una maggiore attitudine verso argomenti di ricerca, potranno continuare il loro percorso di crescita culturale e di formazione, grazie alla presenza del Dottorato di Ricerca.

L’attenzione rivolta dai massimi ordini accademici alla formazione di una classe di professionisti di alto livello nel settore dell’Ingegneria Biomedica è in linea con l’interesse, che a livello mondiale, esiste verso queste tematiche. Basti ricordare, a questo proposito, che la nota emittente televisiva statunitense CNN (Cable News Network) ha stilato la classifica delle prime 100 migliori professioni lavorative, indicando nella figura dell’ingegnere biomedico la migliore in assoluto per quanto riguarda l’anno 2013 ed il territorio americano. La classifica della CNN è stata individuata considerando sostanzialmente tre parametri: opportunità di crescita, retribuzione media annua e soddisfazione derivante dallo svolgimento dell’attività lavorativa. In definitiva, il settore dell’Ingegneria Biomedica, che sta vivendo un periodo d’oro in questi anni, non sembra essere un fuoco di paglia, ma una “moda” destinata a durare nel prossimo futuro. Il laureato magistrale potrà trovare impiego presso enti di ricerca, ospedali, laboratori sanitari pubblici e privati, industrie di dispositivi elettromedicali e diagnostici, società di servizi per la valutazione tecnica e la manutenzione di impianti e macchine ospedaliere. Da un punto di vista di ruolo vero e proprio, un ingegnere biomedico potrà essere assunto come ricercatore, progettista, specialista di prodotto, consulente tecnico giudiziario, consulente informatico, sviluppatore di software dedicati. Esempi di applicazioni concrete di Ingegneria Biomedica sono la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di dispositivi medici, di robot e di apparecchiature diagnostiche; la progettazione e la realizzazione di protesi, organi e tessuti artificiali; la gestione delle reti informatiche delle strutture sanitarie; la modellazione di processi fisiologici più o meno complessi per la sintesi di nuovi farmaci; la rilevazione, la classificazione e l’analisi dei dati e dei segnali bioelettrici; l’elaborazione di dati dei pazienti e di metodi decisionali basati su algoritmi di intelligenza artificiale.

Il prof. Francesco Amato, coordinatore del Corso, ha dichiarato: “Sarà mio impegno garantire l’eccellenza al corso di laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica. Vorrei ricordare che, a causa delle numerose restrizioni che hanno interessato l’Università italiana negli ultimi anni, il corpo docente di Ingegneria è sostanzialmente sottodimensionato rispetto al carico didattico derivante da due corsi di laurea (triennale e magistrale) con un numero di studenti iscritti pari complessivamente a circa cinquecento unità. Questa riflessione vuole essere un invito alle massime autorità accademiche affinché si approfitti di questo momento storicamente decisivo per un progressivo potenziamento del corso Magistrale di Ingegneria in termini di docenza, al fine di soddisfare i sempre stringenti requisiti ministeriali di sostenibilità”.