Salute: studio, un giovane su due consuma alcol; 10% si ubriaca
Quasi un giovane su due consuma occasionalmente sostanze alcoliche, mentre uno su dieci arriva ad ubriacarsi. Questi i dati elaborati dall'indagine Istat 'Aspetti della vita quotidiana" e citati questa mattina all'Università Cattolica nell'ambito della presentazione della ricerca 'Young people and drugs'.
Le analisi condotte rilevano che nel 2013, nella fascia di età tra gli 11 e i 29 anni, c'è stato un consumo occasionale di bevande alcoliche pari al 45,1%. Il consumo al di fuori dei pasti, invece, riguarda il 32,1%, mentre l'ubriacatura dovuta al massiccio consumo di bevande alcoliche in una stessa occasione è pari al 10,7%.
L'indagine rileva che l'abuso di alcol ha un andamento fortemente caratterizzato dall'età, con prevalenze più elevate tra i giovani di 20-24 anni, e dal genere, con una prevalenza maschile piu' che doppia in tutte le età. Dal punto di vista territoriale, poi, i comportamenti a rischio sono maggiormente diffusi tra la popolazione residente nel Nord-Est e nel Nord-Ovest, mentre si riducono al Sud.
Dunque in Italia, Paese tradizionalmente moderato nel consumo di alcol, negli ultimi anni si stanno diffondendo, soprattutto tra i giovani, modelli di consumo di alcol tipici dei Paesi del Nord Europa, caratterizzati dalla tendenza all'uso più occasionale ma smodato di bevande alcoliche.
Inoltre, l'indagine evidenzia che alcuni comportamenti, come l'abitudine al fumo e l'assidua frequenza di luoghi di svago (come discoteche o concerti), aumentano la probabilita' dei giovani di avere un comportamento di consumo a rischio. Tra chi frequenta le discoteche più di 12 volte l'anno, infatti, la quota di quanti dichiarano un comportamento di consumo a rischio è nettamente più alta: tra i maschi fino a 29 anni il 44,4% rispetto al 9,9% di chi non va in discoteca; mentre tra le femmine 24,9% contro il 4,2%. (AGI)