Confcooperative Calabria al comitato di sorveglianza sui Fondi Europei
Confcooperative Calabria ha partecipato ai comitati di sorveglianza per FSE e PSR, convocati nel mese di dicembre, cui erano presenti il Presidente regionale Camillo Nola e il responsabile confederale per i fondi comunitari Antonello Rispoli.
Inutile girarci intorno, per il Fondo Sociale Europeo FSE la situazione è critica, tanto è vero che è stata necessaria, per raggiungere il target di spesa del 31 dicembre, una rimodulazione che vale quasi 110 MLN di euro su un Programma da 800 MLN già rimodulato, per altri 60 MLN, non più tardi di due anni fa. Ciò in buona sostanza significa che saranno disponibili ben 170 MLN complessivi in meno per i Calabresi, che verranno utilizzati presumibilmente a livello di Governo centrale.
La gravità dello stato di attuazione del Programma è riconosciuta anche dall’Autorità di Gestione che, nei documenti ufficiali, evidenzia “difficoltà attuative registrate dal PO, queste ultime in parte connesse alle recenti criticità emerse nella gestione e nel controllo degli interventi cofinanziati dal PO”.
E anche sul fronte dell’efficacia delle azioni poste in essere registriamo risultati, comunque, inadeguati a fronteggiare la crisi, visto che nei soli primi sei mesi del 2014 si sono persi in Calabria quasi 19.000 posti di lavoro, con il rischio che le risorse del FSE andranno sempre più ad alimentare politiche passive del lavoro a discapito di quelle attive. Un rischio che la Calabria, con la sua fragile economia e tenuta sociale oggi non può e non deve correre.
Come organizzazione di rappresentanza del mondo della cooperazione abbiamo presentato all’Autorità di Gestione del FSE alcune proposte per concorrere a utilizzare al meglio le risorse, garantendo al tempo stesso la disponibilità a condividere scelte, che vadano nell’ottica dell’efficacia della spesa e di politiche del lavoro inclusive, a favore anche dei giovani e della popolazione femminile, che non è stata coinvolta e sensibilizzata adeguatamente sinora.