Confcooperative Calabria: non si arresta la serie di attentati operati ai danni di strutture sociali

Calabria Attualità

Dopo gli attentati alla Progetto Sud di Lamezia Terme, alla Sovereto Verde Blu cooperativa sociale di Isola Capo Rizzuto, alla Coriss cooperativa sociale di Santa Severina, alla Chirone cooperativa sociale di Catanzaro presso il centro di accoglienza per minori extracomunitari del Comune di Torre di Ruggiero, e le continue e singolari offensive consumate ai danni del consorzio di cooperative sociali Jobel di Crotone, non si arresta la serie di attentati operati ai danni di strutture sociali che operano nel terzo settore, infatti, a distanza di pochi giorni si registra un nuovo e vile attacco al “sociale calabrese” spostandosi nella provincia di Reggio Calabria a danno del Consorzio di cooperative sociali Goel di Roccella Ionica dove un ordigno è esploso davanti all'ingresso del locale che il consorzio stava predisponendo come laboratorio d'inserimento lavorativo per gli immigrati, rifugiati politici, presenti nei propri progetti di accoglienza. “Tutte le realtà più attive sui territori sono state colpite, dichiara il presidente reggente della Confcooperative Calabria Santo Vazzano, che contestualmente si chiede “quale sia la regia che guida queste mani criminali e soprattutto, quali gli interessi che spingono a tali atti intimidatori, ritenendosi fortemente indignato da atti che inquinano tutta la società civile calabrese anche quella onesta e che lavora”. L’attività delle strutture colpite è riconosciuta da tutti, operano da anni sui rispettivi territori, realizzando un completo rifiuto delle logiche dei poteri occulti e illegali che governano il territorio, attivandosi quotidianamente nell'impegno contro la criminalità organizzata. “Per la stima e l’apprezzamento delle attività svolte che si riconoscono a tali strutture, netta è la condanna e lo sdegno che Confcooperative Calabria intende dimostrare per gli avvenimenti criminali avvenuti - continua Santo Vazzano - “unendo a queste, la più totale fiducia nelle forze dell'ordine e nelle indagini in corso tese a chiarire le dinamiche del caso; con la consapevolezza che le attività delle strutture continueranno nell’interesse di tutto il territorio ed infine, facendo appello alle istituzioni regionali ad affiancare la cooperazione e la società civile con iniziative concrete di contrasto alle barbarie subite”.