Presentato il libro Amodio di Maurizio Fiorino

Crotone Tempo Libero

Presentato, questa sera nella Sala Consiliare il libro di Maurizio Fiorino “Amodio”. Maurizio Fiorino, crotonese di origine, di professione è fotografo ed ha esposto nelle più importanti gallerie del mondo tra cui New York e Roma. Le sue opere sono comparse su riviste nazionali ed internazionali. Con “Amodio” esordisce come scrittore portando sulla carta la stessa capacità di “fotografare” la vita in tutte le sue sfaccettature.

È stato l’assessore alla Cultura Antonella Giungata che ha voluto che la presentazione di un libro che parla di Crotone avvenisse nella Casa Comunale e che ha porto all’autore i saluti del sindaco Vallone ed aperto la serata. L’introduzione è stata affidata alla giornalista Giulia Tassone.

"Amodio era un groviglio di riccioli neri, poeticamente pasoliniani, che gli scendevano fieri e liberi sugli occhi. Occhi neri striati di nocciola, soprattutto in estate; occhi che si trovano soltanto al sud, pieni di sole, sabbia e mare. Era facile, osservandoli, immaginare che quegli stessi occhi, secoli prima, fossero appartenuti a un dio greco. Ma Amodio delle divinità greche non conosceva neanche l’esistenza. I suoi occhi in realtà erano solo arrabbiati e spietatamente vogliosi di riscatto, a ogni costo ..."

Probabilmente è il momento di massima espressione letteraria di tutto il romanzo, la descrizione fisica di Amodio è un po’ il segno rappresentativo di questo scritto impavido, audace, quasi sfrontato; la perfetta sintesi di tutte quelle emozioni capaci di raggiungere un'intensità tale da sentirle nella pelle. Puoi vederlo Amodio, è qui davanti a te.

C'è un frammento di sud in ogni suo lineamento, ci sono i segni forti della nostra terra, una traccia tangibile della nostra esistenza; il desiderio di evadere da una realtà ostile che ci tiene inchiodati a se, una realtà dove non risiede verità, pertanto una realtà fittizia, fasulla. Ogni cosa intorno a noi evoca desiderio di leggerezza; nati per volare liberi ma intrappolati nelle nostre prigioni e pertanto affamati; affamati di una fame di progresso mentale dove solo il pregiudizio è indigesto.

Abbiamo fame di coraggio e al contempo siamo assaliti dalla paura ma è proprio nella paura che risiede il coraggio della libertà. “Amodio” scava nei pregiudizi e nelle distorte credenze di questa terra ancora troppo lontana dal concetto di emancipazione e lo fa con un racconto dai periodi brevi, incisivi, diretti .

Un racconto dalle parole semplici ma lanciate come dardi che trafiggono il bersaglio. Il tutto intervallato al momento giusto da descrizioni poetiche e cariche di passione, una passione così penetrante da far vibrare le corde dell’anima.