‘Ndrangheta: vescovi, è disumana ma conversione possibile
La Chiesa dinanzi al doloroso male della 'ndrangheta, lancia un messaggio di speranza e di invito alla conversione. Il 2015 della Chiesa in Calabria si apre con una nota pastorale "sulla 'ndrangheta", un documento che i vescovi calabresi hanno scritto, precisano loro stessi, non "contro" qualcuno, ma "per" annunciare la verità del Vangelo.
Questa mattina, nella sala Mons. Ferro della Curia Arcivescovile di Reggio Calabria, è stato così presentato il documento della Conferenza Episcopale Calabra "Testimoniare la verità del Vangelo. Nota Pastorale sulla 'ndrangheta, riguardante i rapporti tra Chiesa e 'ndrangheta".
Il documento, firmato dall'arcivescovo Salvatore Nunnari, presidente dei vescovi calabresi, affronta quattro tematiche. Nella prima, dal titolo "La Chiesa esperta in umanità", i vescovi mettono a fuoco da una parte le meraviglie della Calabria e dei calabresi, dall'altra evidenziano gli aspetti negativi che deturpano questa terra: tra la disoccupazione e la corruzione, c'è anche la 'ndrangheta. La Chiesa si pone come madre, al fine di sostiene il bene e denunciare il male, madre a cui ogni figlio può rivolgersi perché nulla di ciò che è umano è lontano dal cuore della Chiesa. La mafia - così viene definita dai vescovi - è qualcosa di "disumano".
Nella seconda tematica, dal titolo "La Chiesa dinanzi al doloroso male della 'ndrangheta", riecheggiano i moniti di Papa Wojtyla e di papa Bergoglio: il volto reale della mafia e della 'ndrangheta, un fenomeno - così viene definito - che è l'antistato: chi fa parte della mafia - anche se non ha ricevuto una scomunica scritta - si pone automaticamente fuori dalla comunione ecclesiale.
Nella terza tematica, dal titolo "La Chiesa e le Istituzioni dello Stato" si mette in luce il rapporto di convinta collaborazione che deve esistere tra la Chiesa e le Istituzioni civili, nel rispetto del proprio ambito e della propria missione.
Il quarto e ultimo tema "Messaggio di speranza e invito alla conversione" è il più esteso, in cui viene ribadito che la conversione, pur essendo la mafia e la 'ndrangheta "male assoluto", è un percorso non impossibile. Un grido di speranza, questo, un grido di attesa dei vescovi.
Infine, un annuncio ufficiale, la creazione di un direttorio nel quale quanto sancito nel documento diventerà legge all'interno della comunità ecclesiale, con risvolti concreti e norme che guideranno la vita di tutti i giorni.