‘Ndrangheta. 30 arresti tra Calabria, Piemonte e Toscana. Coinvolti amministratori locali
Trenta provvedimenti di arresto nei confronti di appartenenti alla cosca Ariola operante nelle Preserre vibonesi è il risultato dell’operazione condotta stamani dalla Squadra Mobile di Catanzaro contro la 'Nrangheta su ordine della Procura distrettuale antimafia del capoluogo. Gli arresti sono stati effettuati in Calabria, Piemonte e Toscana e gli indagati sono ritenuti responsabili di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, ai danneggiamenti e alla turbativa di appalti pubblici con il coinvolgimento anche di amministratori locali.
Secondo gli investigatori sono stati così svelati i risvolti di una faida ventennale che ha insanguinato i boschi vibonesi. Fra gli arrestati, ci sono anche soggetti specializzati in sequestri di persona, responsabili di questo reato negli anni ‘90, a carico di imprenditori. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11.
h 10:30 | In manette è finito anche l'ex sindaco del comune di Gerocarne, Michele Altamura, che ha ricoperto la carica di sindaco a metà degli anni 2000, accusato di associazione mafiosa.
h 15:10 | L'ex primo cittadino di Gerocarne, avrebbe fornito il supporto necessario al sodalizio criminale per controllare gli affari e gestire appalti. Nello specifico, come ha sottolineato il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, sarebbero stati controllati gli appalti per la rete fognaria della cittadina, per la rimozione dell'amianto da una scuola e l'ampliamento dei cimiteri comunali. Per questo, nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata contestata anche la turbativa d'appalto con l'aggravante del metodo mafioso.