Violentata e segregata in casa, marito arrestato a Lamezia
Dopo averle tagliato i capelli con una forbice, l'avrebbe aggredita con un bastone procurandole diverse lesioni. Con questa accusa i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lamezia Terme hanno arrestato un cittadino marocchino di 34 anni, C. R., accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie, vittima, come accertato dagli inquirenti, da anni di episodi di violenza sessuale.
Tutto è venuto alla luce quando i militari sono intervenuti nel quartiere Bella della città, a seguito di una segnalazione anonima che segnalava una violenta lite e urla provenienti da un appartamento. Giunti sul posto, i militari hanno sentito la donna, pure di origine marocchina, chiedere aiuto. La giovane, all'arrivo dei Carabinieri accorsi sotto la sua abitazione, approfittando del sonno del marito, ha trovato la forza di uscire con in braccio il suo bambino di soli 2 anni. In evidente stato di shock, mostrando evidenti lesioni, ecchimosi sulla faccia e sulle braccia, segni delle violente azioni ed i maltrattamenti subiti, è stata soccorsa e rassicurata.
Nel corso del controllo nell'abitazione, dove il marito è stato arrestato, sono state rinvenute delle forbici, con cui l'aggressore aveva tagliato i capelli della vittima, nonchè un bastone tipo macete utilizzato dal marocchino per colpire la donna alla presenza del loro bambino. Nel corso delle successive attività d'indagine, i Carabinieri sarebbero riusciti a far luce su quasi sette anni di violenze, anche sessuali, che darebbero state subite dalla donna e che si sarebbero verificate anche quando la vittima era incinta.
Nel corso dell'ultimo litigio, il marito dopo averla malmenata, le avrebbe impedito qualsiasi tipo di comunicazione con l'esterno togliendole cellulare e chiavi di casa. Alla donna, immediatamente rassicurata dalla presenza dei militari, sono state assicurate le prime cure del caso facendo giungere sul posto personale del 118. L'arrestato è ora in carcere a Catanzaro. (AGI)