Segreteria Uil Fpl Calabria sul ruolo regionale unico
"La recente querelle politica seguita alla proposta di legge regionale a firma del Presidente Mario Oliverio, finalizzata tra l'altro alla ricostituzione di un ruolo regionale "unico" senza differenze tra i dipendenti della Giunta e del Consiglio Regionale, se strumentalizzata, rischia non solo di ricreare una guerra di campanili di infausta memoria, ma soprattutto di fare perdere le vere ragioni di un problema che, all'interno della più complessiva riforma in atto della pubblica amministrazione, deve prioritariamente tenere conto della necessità di ricostruire una Regione realmente efficiente e vicina ai problemi ed ai bisogni dei cittadini che, a loro volta, non debbono più guardare ai dipendenti regionali come a sfaticati o nullafacenti a posto fisso come qualcuno vorrebbe fare apparire, ma a lavoratori che erogano servizi di primaria importanza per le istituzioni e per la collettività e che rivendicano il diritto al riconoscimento delle rispettive professionalità ed al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, ormai scaduto da oltre cinque anni, con conseguenti e pesanti perdite del potere di acquisto dei salari". E' quanto si legge in una nota della segreteria regionale Uil Fpl.
"La Segreteria Regionale UIL FPL Calabria - continua la noita - scevra e lontana dal volere difendere pseudo privilegi, ritiene corretto e doveroso lasciare alla politica istituzionale le scelte che competono alla stessa in materia di organizzazione del lavoro e di macrostrutture organizzative. Parimenti rivendica il diritto-dovere a confrontarsi in via preventiva con la Regione, sia sulle politiche occupazionali nel nuovo contesto del lavoro pubblico disegnato dalla legge di stabilità 2015 che in Calabria prefigura, entro 90 giorni, la messa in mobilità di oltre 1350 dipendenti delle Provincie, sia sulla conferma dei livelli occupazionali oggi in essere nei distinti ruoli delle dotazioni organiche della Giunta e del Consiglio Regionale, le cui funzioni, per le diverse peculiarità e specificità di rispettiva competenza, necessitano di altrettanto diversi e diversificati profili professionali e di molteplici capacità strutturali utili a favorire e sviluppare le competenze istituzionali delle strutture organizzative sia della Giunta che del Consiglio Regionale.
A tale proposito la UIL FPL Calabria, per come più volte denunciato, rivendica una totale inversione di tendenza nella gestione delle risorse umane della Regione Calabria, ad iniziare dalla definizione della contrattazione decentrata integrativa anche per gli anni 2013 e 2014 sia per l'area della dirigenza che per quella del comparto del restante personale, gestione che finora è stata praticata senza il rispetto delle più elementari regole di corrette relazioni sindacali e ribadisce la necessità di mantenere distinte le prerogative statutarie ed istituzionali della Giunta e del Consiglio Regionale, esaltandone e rafforzandone i ruoli e le caratteristiche e finalizzandole ad affrontare e risolvere gli annosi problemi dei cittadini calabresi.
In questo contesto, l'efficacia e l'efficienza degli uffici, la garanzia dei livelli occupazionali, il riconoscimento delle professionalità acquisite dei dipendenti, la trasparenza delle corrette relazioni sindacali ed il rispetto degli accordi contrattati e sottoscritti, a parere della UIL FPL Calabria, sono gli elementi necessari e presupposti per la costruzione di un viatico comune e condiviso tra i diversi soggetti interessati, che deve portare ad una Regione "normale" che, razionalizzando costi e benefici, possa finalmente e realmente esaltare l'utilizzo dei notevoli fondi comunitari ancora disponibili, che tanta utilità possono dare alla crescita ed allo sviluppo dell'economia calabrese.
La UIL FPL Calabria pertanto, nel ribadire gli auguri di buon lavoro al Consiglio ed alla Giunta Regionale, auspica e chiede che, con la dovuta urgenza, sia convocato ed aperto un tavolo di confronto e di concertazione con le organizzazioni sindacali sul quale discutere, senza dietrologie e falsi campanilismi, sia delle problematiche del personale dipendente e conseguentemente della nuova organizzazione funzionale delle strutture degli uffici e dei servizi del Consiglio e della Giunta Regionale, che delle problematiche del personale delle Provincie che, per le scelte politiche che la stessa Regione con urgenza dovrà fare in materia di trasferimento di deleghe e di funzioni anche a favore dei Comuni, avrà ulteriori ricadute, auspicabilmente positive, nella erogazione dei servizi e nella soluzione dei problemi dei cittadini e dalla società calabrese".