Scomparsa Andreacchi, la famiglia: “Abbattete muro omertà”
“Ancora una data densa di dolore, di morte e di sconforto quella del 15 Gennaio, per i genitori di Pasquale Andreacchi – spiega Lia Staropoli rappresentante del movimento antimafia “Ammazzateci tutti” –Esattamente cinque anni fa venivano comunicati alla famiglia del giovane Pasquale i risultati del DNA sui resti martoriati del povero ragazzo innocente. Mai più nessuna speranza di rivedere il proprio ragazzo vivo, quelle ossa sono tutto quello che resta del loro amato figlio Pasquale. Ancora una volta ci troviamo impotenti e sconfitti al cospetto delle lacrime di dolore di una madre e di un padre a cui hanno portato via un figlio nel modo più atroce, non possiamo fare altro che stare loro vicini e consegnare alla parte sana della società le loro parole intrise di dolore”.
Parole dense di sconforto da parte dei genitori che cercano sostegno nelle Forze dell’Ordine, nei Magistrati e nella società civile: “Sono passati cinque anni da quando abbiamo appreso che quei resti sono tutto ciò che resta del corpo martoriato di Pasquale. E da cinque anni speriamo solo di avere giustizia, vogliamo lottare per sapere chi ha ucciso “il nostro gigante” – dichiarano i genitori di Pasquale – e non ci fermeremo fin quando questa giustizia non arriverà!
Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine e anche in quel giudice che prima o poi dovrà decidere la condanna degli assassini. Non è facile sapere che gli assassini sono fuori a godersi la vita come se niente fosse mentre Pasquale non c'è più e noi siamo sprofondati nel dolore più atroce. Ancora una volta ci rivolgiamo a chi sa o ha visto: abbattete il muro di omertà perché la mafia uccide ma il silenzio e l’indifferenza uccidono una seconda volta, con il vostro silenzio siete complici. Pensate che tra di noi si aggira un assassino, Pasquale deve essere il figlio di tutti noi, era un ragazzo buono e dolce con tutti. Noi non chiediamo altro, solo giustizia per Pasquale affinché riposi in pace”.