Tragedia del Segesta Jet, Tripodi: onorare la memoria degli innocenti
“Il 15 gennaio 2007 alle ore 17.53 si verificò, nelle acque dello stretto di Messina, il tragico incidente nel quale perirono quattro innocenti lavoratori del mare in servizio presso il Segesta Jet, aliscafo di Bluvia - Ferrovie dello Stato, vale a dire: il comandante Sebastiano Mafodda e i tre componenti dell’equipaggio Palmiro Lauro, Marcello Sposito e Domenico Zona.” Lo dichiara Ivan Tripodi, segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria.
“Quattro vittime innocenti; quattro marittimi caduti sul lavoro che, purtroppo, come avviene per le tantissime morti bianche che si susseguono senza sosta nel nostro paese, sono stati drammaticamente dimenticati insieme alle loro famiglie che vivono un dolore indelebile per le incommensurabili perdite.
Al contrario – afferma - delle assenti e distratte istituzioni, noi comunisti ci inchiniamo alla memoria delle quattro vittime e, nel ricordo di questi involontari eroi, ci associamo alla pesante sofferenza delle singole famiglie colpite dai gravissimi lutti.
La tragedia del 15 gennaio 2007 era annunciata e le quattro vittime sono state il prezzo di un sistema ingordo che mette al primo posto il massimo profitto, calpestando, senza alcuna esitazione, la sicurezza e i diritti.
Nonostante le quattro vittime innocenti e gli otto anni trascorsi la situazione non è affatto migliorata, tutt’altro.
I lavoratori del mare hanno sempre meno certezze e i tantissimi pendolari dello stretto sono totalmente abbandonati al punto che vi è un quotidiano attacco al diritto, costituzionalmente garantito, alla mobilità.
L’estremo sacrificio dei quattro lavoratori del Segesta Jet non ha prodotto alcuna seria soluzione per i territori, i lavoratori marittimi e le popolazioni delle due sponde dello stretto. La mobilità nello Stretto, anche per le precise e inequivocabili odierne responsabilità del governo Renzi, è assolutamente insufficiente; basti pensare che nei fine settimana e nei giorni festivi vi è il totale black-out tra Reggio e Messina: una vergognosa assurdità.
Onorare la memoria degli innocenti Sebastiano Mafodda, Palmiro Lauro, Marcello Sposito e Domenico Zona - conclude Tripodi - è direttamente correlato alle risposte concrete che dovrebbero giungere dalle autorità preposte sui temi della sicurezza e della mobilità.
Risposte, però, che, questo cinico governo nazionale, non farà mai arrivare ai nostri territori e alle nostre popolazioni.”