Lettera aperta del consigliere regionale Greco ai sindaci dell’area urbana
"Carissimi, da sempre, nella mia lunga esperienza da sindaco di Castrolibero, ho considerato l’area urbana di Cosenza come qualcosa che già esiste nella realtà fisica e nel vissuto quotidiano. Un evento urbanistico prima ancora che sociologico, un fenomeno che si è, per così dire autoalimentato spontaneamente". Questo è l'incipit della lettera aperta che il consigliere regionale Orlandino Greco ai sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto, di Rende, Marcello Manna e di Castrolibero, Giovanni Greco.
"Tuttavia - continua la lettera - a questa mutata fisionomia territoriale non è seguito il necessario processo di integrazione. Il mio archivio è pieno di documenti, lettere e comunicati stampa sul tema. Innumerevoli sono stati gli incontri, i confronti e dibattiti. Più volte ho avuto la sensazione che si fosse raggiunto un punto di svolta, che si fossero create nuove opportunità di collaborazione tra i nostri Comuni. La verità, possiamo dircelo francamente, è che fino ad oggi poco o nulla è stato fatto per realizzare concretamente l’area urbana di Cosenza.
In questi anni Cosenza, Rende e Castrolibero hanno, sì, raggiunto significative zone di contatto, ma non hanno sviluppato alcuna strategia di sviluppo funzionale ad una Comunità, ancora informe, che travalichi i singoli municipi. In tutti i Paesi avanzati le aree urbane rappresentano le zone più dinamiche, dove la società si confronta con le sfide più stimolanti, ma nello stesso tempo sono anche i territori in cui le risposte adeguate a queste sfide sono più carenti.
Da consigliere regionale della Calabria vi invito allora a riflettere sul fatto che le nostre città stanno attraversando momento storico epocale, anche in termini di rappresentanza politica nelle istituzioni sovracomunali: oggi la Provincia di Cosenza è governata dal sindaco della città capoluogo; Castrolibero e Rende esprimono consiglieri regionali e provinciali. E’ un’occasione, allora, per allargare il dibattito oltre le mura delle nostre città, coinvolgendo le massime istituzioni per la realizzazione di un progetto comune di straordinaria importanza. Non passi inosservato che il Legislatore da più tempo sta tentando di promuovere l’associazionismo tra i Comuni al fine di ridurre sprechi e garantire una maggiore efficienza nell’offerta dei servizi ai cittadini dalle pubbliche amministrazioni.
Solo l’istituzione di una governance dell’area urbana di Cosenza sarà in grado di dare risposte ai problemi posti dal rilancio produttivo e di connettere le politiche del welfare con quelle dello sviluppo economico per cogliere gli obiettivi di coesione sociale. Sono convinto che la centralità di Cosenza nell’area urbana vada riaffermata e garantita, perché il capoluogo deve svolgere il suo ruolo direzionale. Quanto ai confini dell’Area, penso che questi siano di fatto già individuati nei territori di Cosenza, Rende e Castrolibero. Non v’è dubbio che anche altri Comuni limitrofi rivestano una particolare importanza per lo sviluppo dell’Area, ma penso che debbano essere ricompresi in un diverso e successivo ambito, secondo un progressivo sviluppo a cerchi concentrici orientato verso le Serre a ovest, verso Montalto a nord, verso il Savuto a sud e verso la presila a est.
Affinché la città unica dell’area urbana di Cosenza non rimanga un arzigogolo retorico utile per le campagne elettorali, è necessario compiere dei brevi, ma fondamentali, passi in avanti. A tal proposito, suggerisco di focalizzare la nostra attenzione su tre obiettivi fondamentali:
1) un piano strutturale comunale associato. Il piano dovrebbe essere redatto avendo ben presente il quadro generale dell’intera area, così da impedire sovrapposizioni di funzioni e valorizzando le vocazioni territoriali;
2) un’azienda unica dei trasporti. E’ necessario coinvolgere tutte le aziende che si occupano di trasporto locale per la creazione di un’azienda unica che consenta trasporti efficaci e riduzione dei costi;
3) un’azienda unica per la gestione dei rifiuti. E’ indispensabile pensare ad un piano integrato per la gestione dei rifiuti attraverso la creazione di un’azienda unica in grado di garantire un metodo di gestione dei rifiuti condiviso ed efficiente.
In questo processo anche la Regione farà la propria parte accelerando quei processi che fino ad ora hanno limitato o impedito lo sviluppo delle aree urbane e metropolitane della Calabria. Si tenga conto che ci sono altri importanti Comuni della provincia di Cosenza che stanno procedendo speditamente per la realizzazione della città unica. Arrivare in ritardo dopo decenni di discussioni sarebbe una sconfitta per tutti i noi, per cittadini e per gli Enti che rappresentiamo.
Se lo riterrete opportuno potremmo stabilire un incontro operativo dove integrare le nostre idee sulla città unica dell’area urbana di Cosenza".