Aperto il cantiere della città metropolitana nel solco tracciato da Laborest
Oggi, in occasione della presentazione del numero speciale della rivista LaborEst, può considerarsi la data di apertura del cantiere per la costruzione della Città Metropolitana. Il dibattito seguito alla presentazione della rivista ha registrato una sostanziale convergenza di tutti gli attori sul percorso tracciato dal Laboratorio universitario diretto da Francesco Calabrò e Lucia Della Spina, che hanno illustrato i principali contenuti soprattutto in relazione ai due atti fondativi, Statuto e Piano Strategico, fornendo indicazioni operative e metodologiche.
Già in apertura il residente del Consiglio Comunale, Demetrio Delfino, ha sottolineato l’importanza di dare basi scientifiche alle decisioni politiche anche per superare le diffidenze diffuse sul territorio; l’Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Rapporti con l’Università, Patrizia Nardi, ha messo in evidenza che si tratta dell’inizio di un nuovo corso, di collaborazione e sinergia, tra l’Amministrazione Comunale e l’Università Mediterranea, attraverso il rapporto instaurato con il LaborEst. L’Assessore Nardi, inoltre, ha sottolineato l’importanza della partecipazione di tutti i soggetti attivi nella Città Metropolitana: a tal fine ha evidenziato il ruolo che potrà avere il Consiglio Metropolitano per lo Sviluppo, aperto al mondo dell’economia, dei sindacati, del Terzo Settore, proposto dal LaborEst.
E su questa stessa lunghezza d’onda si sono sintonizzati anche gli altri interventi, moderati da Enzo Tromba, dell’Osservatorio Città Metropolitana “Edoardo Mollica”, che ha comunicato anche l’adesione all’iniziativa del Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino, e del Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli.
Filippo Bova, Presidente della Commissione Comunale per il Decentramento, ha evidenziato l’importanza dell’articolazione territoriale della Città Metropolitana proposta da LaborEst, capace di esaltare le specificità dei territori ai quali viene attribuita nuova soggettività e, potenzialmente, nuove funzioni demandate dal centro verso la periferia, contrariamente ai timori diffusi di un progressivo accentramento nel Comune capoluogo.
Bagnato e Minicuci per la Provincia, Neri per il Terzo Settore, De Felice, Serranò e Zito per i sindacati Cgil Cisl e Uil, Marino per l’Ance hanno condiviso il percorso intrapreso manifestando la più ampia disponibilità a essere soggetti protagonisti del costituendo Consiglio Metropolitano per lo Sviluppo.
Il Sindaco Giuseppe Falcomatà, tirando le conclusioni, nel sottolineare l’importanza della collaborazione istituzionale tra Comune e Università, ha messo l’accento sulla necessità di realizzare una Città Metropolitana inclusiva, che faccia sentire tutti parte di un’unica entità, capace di fornire ai cittadini risposte più efficaci del passato.